Il digitale è Roba per Donne? 5.000 studentesse italiane ci dimostrano che è per loro

Il digitale è Roba per Donne? 5.000 studentesse italiane ci dimostrano che è per loro

Il 20 maggio scopriremo le vincitrici dell’edizione 2021 del Progetto NERD? di IBM

5.000 sono le studentesse italiane delle scuole superiori di tutta Italia che hanno partecipato all’edizione 2020/2021 del Progetto NERD? di IBM, dimostrando con entusiasmo, creatività e determinazione che il digitale è roba per donne.

Progetto NERD? (Non è roba per donne?) è un programma pro bono, creato da IBM in collaborazione con l’Università Sapienza, per sensibilizzare le ragazze tra i 15 e i 18 anni a intraprendere una carriera in ambito STEM. Scopo del progetto infatti è diffondere la passione per l’informatica tra le giovani al fine di orientare le loro scelte di studio universitario. Il progetto, animato dalle volontarie IBM, vuole mostrare come l’informatica sia una disciplina creativa, interdisciplinare, sociale e basata sul problem solving.

Al Progetto NERD?, giunto alla sua nona edizione, hanno aderito nel tempo 17 tra i maggiori Atenei italiani – Università del Piemonte Orientale, Università Aldo Moro di Bari, Politecnico di Bari, Alma Mater Studiorum di Bologna, Università degli Studi di Camerino, Università della Calabria, Università di Genova, Università degli studi Milano Bicocca, Federico II di Napoli, Università degli Studi di Padova, Sapienza, Politecnico di Torino, Ca’ Foscari di Venezia, Università di Verona -, partner industriali e associazioni. E’ un’iniziativa che coglie la sfida promossa dagli obiettivi 4 e 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU e rientra tra le buone pratiche di ciò che IBM definisce Good Tech, cioè un impegno improntato alla responsabilità e alla trasparenza dell’agire economico così come all’inclusività degli individui e del loro talento.

Il 20 maggio si svolgerà la premiazione dei progetti più meritevoli, anche se Floriana Ferrara, promotrice dell’iniziativa e CSR Leader IBM Italia afferma: “Moralmente hanno vinto tutte le ragazze. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, hanno infatti trovato la concentrazione per impegnarsi in un percorso sconosciuto e lo hanno seguito con passione. Con il Progetto NERD? – prosegue Ferrara – permettiamo alle studentesse italiane di concedersi il beneficio del dubbio per scoprire se sono dei talenti nel campo delle materie STEM, in particolare in informatica.”

Il bilancio nei nove anni trascorsi ha visto la partecipazione di più di 17.000 ragazze, 1.250 scuole secondarie di secondo grado di tutto il terriorio italiano, ed ha registrato aumenti considerevoli di iscrizioni in “rosa” nelle facoltà STEM delle Università italiane coinvolte, che vanno da un minimo del 15% a punte di eccellenza del 35%.

Quest’anno le giovani hanno imparato in maniera semplice, veloce e divertente a progettare e programmare una chatbot, sperimentando, sotto la supervisione di chi questo percorso l’ha già intrapreso, il “mestiere” dell’informatico. Organizzate in gruppi di 3-6, hanno sviluppato un assistente virtuale cognitivo su un tema che loro stesse hanno scelto, utilizzando i servizi di IBM Watson su piattaforma IBM Cloud. Una commissione congiunta IBM-Università sta valutando i 500 progetti consegnati. Quelli più meritevoli, che si distinguono per innovazione e livello tecnico, vengono premiati con un workshop di tre giorni, del valore di 3.000€, presso le diverse sedi IBM sul territorio nazionale. Durante il workshop le ragazze apprenderanno i fondamentali su temi quali design thinking, la cyber security, il cloud, l’intelligenza artificiale e il quantum computing.

Il progetto è riconosciuto tra i ‘Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento’ (PCTO) promosso dal MIUR con 20 ore.

Si ringraziano in particolare per la collaborazione le società ValueTransformationServices, Intesa, Sistemi Informativi e il Centro Elis.

Il Progetto NERD? aderisce al manifesto di Repubblica Digitale

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