I vincitori degli Amazon Innovation Awards 2019

I vincitori degli Amazon Innovation Awards 2019

Si aggiudica il primo posto degli Amazon Innovation Award il team dell’Università di Roma Tor Vergata, con un progetto volto a ottimizzare alcune operazioni svolte nei centri di distribuzione Amazon

Si è svolta lo scorso 14 febbraio, presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la cerimonia di premiazione degli studenti dell’ateneo che hanno partecipato agli Amazon Innovation Award, il concorso ideato dall’azienda statunitense in collaborazione con il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e L’Università di Tor Vergata.

Gli studenti, in team di tre/cinque persone, si sono sfidati elaborando un progetto originale focalizzato sull’introduzione di nuove tecnologie a supporto dei processi logistici. L’obiettivo dell’iniziativa è far conoscere agli studenti l’attività dell’azienda, coinvolgendoli nello sviluppo di un’idea creativa utilizzando il modello e l’approccio che Amazon adotta internamente per promuovere il cambiamento e l’innovazione.

Giunti alla terza edizione, gli Innovation Award sono un concorso lanciato da Amazon in Italia in collaborazione con le principali università tecniche, con l’obiettivo di stimolare gli studenti a mettere in gioco le proprie conoscenze e la propria creatività elaborando idee e soluzioni originali ed innovative.

Dato il successo della prima edizione, lanciata nel 2016 e rivolta agli studenti del Politecnico di Milano, due anni fa Amazon ha deciso di estendere il progetto anche agli atenei di Roma e Torino. Il team vincitore a livello nazionale si aggiudica la possibilità di volare a Seattle per visitare la sede centrale di Amazon e presentare il loro progetto al top management dell’azienda.

Tra i partecipanti dell’ateneo romano, a prevalere è stato il team composto da Michele Baldassarre, Claudia Costanzo, Miriam Di Mario e Giulia Di Prospero. Il loro progetto, inoltre, è risultato vincitore anche a livello nazionale superando i primi classificati del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino. Tutti i team sul podio sono stati premiati con dei prodotti Amazon, mentre gli studenti del team vincente voleranno a Seattle nel mese di aprile 2019.

Il progetto dei vincitori dell’ateneo romano si pone l’obiettivo di ottimizzare alcune operazioni svolte all’interno dei centri di distribuzione Amazon introducendo a fianco dei dipendenti una nuova tecnologia per rendere più efficienti le operazioni svolte dai carrelli elevatori. Il robot studiato dai ragazzi è in grado di caricare e scaricare autonomamente le ceste piene di prodotti, opera in un ambiente ibrido in cui addetti al magazzino e macchine automatizzate lavorano costantemente a stretto contatto, migliora le condizioni ergonomiche, bilancia i carichi e rende più efficienti le postazioni di prelievo e stoccaggio.

I progetti sono stati valutati da una giuria composta dai manager dell’azienda statunitense – Stefano La Rovere, responsabile del dipartimento Advanced Technology di Amazon Europa; Stefano Perego, responsabile di Amazon Operations in Gran Bretagna e Salvatore Schembri Volpe, responsabile del centro di distribuzione Amazon di Paso Corese (RI) – secondo quattro criteri principali: fattibilità, scalabilità, impatto sul cliente e applicabilità delle tecnologie, oltre ai quattro principi di leadership di Amazon: pensare in grande, inventare e semplificare, insistere sugli standard più elevati e analizzare in profondità.

 

Durante la cerimonia di premiazione, Stefano La Rovere, tra i giurati Amazon del concorso, si è congratulato con gli studenti dell’Università di Roma Tor Vergata che hanno partecipato all’iniziativa: “Sono favorevolmente colpito dell’entusiasmo e dalla creatività dimostrati dagli studenti per questa nuova edizione degli Amazon Innovation Award.

I ragazzi hanno realizzato progetti rigorosi e ben strutturati, proponendo soluzioni innovative e suggerimenti per ottimizzare i processi all’interno della nostra azienda nel rispetto dei dovuti criteri di sicurezza, la priorità numero uno in Amazon”.

 

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