Al via la raccolta fondi per il “Pronto Soccorso Psicologico”

Il “Pronto Soccorso Psicologico” è un progetto innovativo che tenterà di dare un aiuto concreto a tutti coloro che avranno un’emergenza emotiva da affrontare

Al via la raccolta fondi per il “Pronto Soccorso Psicologico”
Il “Pronto Soccorso Psicologico” avrà come scopo quello di aiutare tutti coloro che avranno un’emergenza emotiva da affrontare

Mens sana in corpore sano, dicevano i latini. Una massima fatta propria anche da Alessandro Calderoni, psicologo, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale con una laurea in Psicologia Clinica conseguita presso l’Università di Milano-Bicocca, che, partendo dall’assunto secondo cui il benessere della psiche è tanto importante quanto quello del corpo, ha dato vita al “Pronto Soccorso Psicologico”, un progetto innovativo che intende offrire in modo rapido ed efficace un sollievo immediato a tutte le persone che si trovano ad affrontare un momento di difficoltà.

Il progetto fa parte dei cinque selezionati nell’ambito dell’Università del Crowdfunding, l’iniziativa lanciata dall’Università Milano-Bicocca sulla community Produzioni dal Basso, e a partire da oggi è possibile contribuire concretamente alla sua realizzazione tramite una donazione sulla pagina dedicata all’interno della piattaforma. Obiettivo del Pronto Soccorso Psicologico – che partirà da Milano, con l’intenzione di diventare un modello virtuoso da replicare anche in altre città italiane – è offrire alle persone che si trovano in uno stato di emergenza emotiva (seppure non di competenza psichiatrica) aiuto e supporto in tempo reale, grazie a un team di psicologi e psicoterapeuti adeguatamente preparati.

Il Pronto Soccorso Psicologico sarà un vero e proprio ambulatorio, dove ci si può recare anche senza appuntamento, con l’obiettivo di trovare una soluzione che possa, se non guarire, offrire comunque il sollievo necessario a uscire dalla crisi del momento, insegnando tecniche per il sollievo emotivo che gli utenti potranno utilizzare autonomamente. Il servizio sarà low cost per gli under 25 e per gli over 65 e gli interventi avranno una durata di 30 minuti fino a un massimo di otto volte con la stessa persona. In seguito viene consigliato un percorso strutturato.

Il progetto si rivolge a un’utenza ampia, coinvolgendo persone maggiorenni che stanno vivendo episodi di ansia o depressione, mobbing, bullismo, crisi relazionali, traumi e tutto ciò che può determinare un senso di malessere psicologico, associato alla consapevolezza di non disporre degli strumenti adeguati a gestire autonomamente la situazione. Una platea vasta a giudicare dalle ultime ricerche statistiche. Il 14,8% degli italiani che non hanno già disturbi emotivi, infatti, ha comunque un’elevata probabilità di manifestare nel breve e medio termine sintomi ansioso-depressivi: sono circa 5,5 milioni di persone. Inoltre, solamente il 25% di chi ne avrebbe bisogno riceve un trattamento e soltanto il 10% una cura adeguata.

«Il senso del progetto è che del Pronto Soccorso Psicologico può avere bisogno chiunque stia attraversando un periodo di crisi emotiva – spiega Alessandro Calderoni –. Potendo chiedere aiuto in modo rapido, senza pensare a una cura prolungata, ma soltanto per avere un po’ di sollievo qui-e-ora, il paziente impara a intervenire sulla propria condizione di disagio modificandola o accettandola, per evitare che si cronicizzi o si aggravi, trasformandosi magari in un disturbo conclamato o in una situazione più difficile da ristrutturare».

Grazie al crowdfunding, sarà possibile prendere in affitto il locale dove far partire il primo ambulatorio, dotarlo degli strumenti adeguati e fornire un compenso ai professionisti che vi prenderanno parte, in attesa che il Pronto Soccorso Psicologico si possa auto-sostenere. Per chi sceglierà di contribuire al progetto, inoltre, sono previste diverse ricompense, tra cui corsi dedicati all’autoipnosi rapida e alla mindfulness.

Per maggiori informazioni sulla campagna e per contribuire clicca il seguente link

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