Un concerto da vedere? Quello di Diodato

Quanto si può crescere in un anno? Tanto. La dimostrazione la dà Diodato, impegnato in questi mesi nel suo Adesso Club Tour.

L’anno scorso Diodato ha suonato alla Santeria di Milano, un bel concerto di sentimenti e sudore. A Milano è tornato, alla Salumeria della Musica, tirando fuori più convinzione, più carisma, più calore. Bravo lo è sempre stato, il talento non gli manca, però adesso ha una marcia in più.

Antonio Diodato è quello di “Babilonia”, “Mi si scioglie la bocca” e delle più recenti “Adesso”, presentata con successo al Festival di Sanremo insieme all’amico Roy Paci, e “Cretino che sei”. La scaletta del live offre momenti intimi, abbracci e sussurri, che però quando tutto è soffuso sanno aprirsi nell’impeto del rock: è il filo emotivo, che non cede mai, a tenere in piedi perfettamente un concerto che mette in mostra le diverse anime musicali di Diodato.

La dimensione dei club esalta le sue doti comunicative: ripensando a quanti artisti sono passati da questi palchi e dopo una manciata di anni sono arrivati a riempiere i grandi palazzetti, non c’è che da augurare di fare lo stesso a Diodato. Augurandogli anche di mantenere intatta quell’intimità che è riuscito a creare con il suo pubblico, sempre più convinto e numeroso: certamente i grandi spazi non la favoriscono, e non si può aspettarsi che Antonio scenda a cantare tra le persone come ha fatto alla Salumeria della Musica, ma quello che scrive e come lo canta ha il potere di stabilire un rapporto diretto con le emozioni di chi ascolta, e questa è la connessione più preziosa che Diodato riesce a creare. Anche in brani apparentemente più “facili” come “Cretino che sei”, che hanno segnato per lui una svolta stilistica.

Diodato: Adesso Club Tour farà tappa anche in Europa

Diodato sa stare sul palco con sincerità e carisma, ha personalità da vendere: basta ascoltare quanto “sua” e diversa dall’originale sia la versione che fa di “Amore che vieni amore che vai” di De Andrè. Non si può fare altro che dirgli che è bravo, e consigliare a tutti di vederlo dal vivo approfittando di queste date che lo porteranno in giro per l’Italia e per l’Europa.

Una nota a margine: ci sono stati tanti video in diretta sui social, ma non quel fiume in piena di smartphone alzati che (troppo) spesso si nota ai concerti. A occhio e croce una canzone è stata la più condivisa su WhatsApp: “Fiori immaginari”, quella che dice “io coltivo fiori immaginari da darti prima o poi”. Qualcuno però ad Antonio ha regalato fiori veri, al termine del concerto milanese.

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