Ultimo ha vinto tra le Nuove Proposte il Festival di Sanremo con “Il ballo delle incertezze”.
Prima impressione di Ultimo in conferenza stampa, il giorno dopo la vittoria: “Sanremo esperienza fantastica, soprattutto perché arriva dopo un lungo percorso. A 8 anni ho iniziato a studiare, pianoforte per 11 anni e poi la batteria. Ho sempre sognato di concretizzare la mia musica su questo palco che è il più importante che abbiamo in Italia. Nella vita non c’è spazio solo per le delusioni e le sconfitte, ma c’è anche la vittoria”.
“Il ballo delle incertezze” è il ballo della tua generazione?
Credo che sia una condizione che riguarda molti ragazzi. Anche tra i miei amici non vedo sicurezza nell’affrontare le cose. Io mi lamento sempre, sono insoddisfatto delle cose, e questo mi ha portato a scrivere testi che parlano delle mie fragilità. “Il ballo delle incertezze” rispecchia il mio modo di vedere le situazioni senza una focalizzazione bene le cose”.
A chi fra i big in gara avresti fatto cantare la tua canzone?
A Fabrizio Moro, sono sicuro che l’avrebbe fatta alla grandissima.
Con chi avresti voluto duettare se a Sanremo anche ai giovani fosse stata data questa opportunità?
Con Cesare Cremonini, che è un artista che mi piace molto.
Infine, il rapporto di Ultimo con le canzoni: “La musica ha il potere di far sentire tutti meno soli se si indossa lo stesso dolore. La mia missione è far sentire meno sole per persone, e questa è anche la mia vittoria”.