L’anno scorso ha vinto tra le Nuove Proposte, quest’anno Francesco Gabbani è tra i Campioni, con “Occidentali’s karma”
Sanremo 2017: intervista a Francesco Gabbani
Bentornato.
Grazie!
Tranquillo?
Un po’ più sereno dello scorso anno, stavolta so cosa mi aspetta.
Livello di entusiasmo?
Molto molto alto!
Pare che la tua “Occidentali’s Karma” ci farà ballare.
Speriamo. Se uno legge il testo sembra un guazzabuglio di parole, ma un senso c’è se si ha voglia di cercarlo.
Sarebbe?
Che noi occidentali pieghiamo alle nostre abitudini le filosofie orientali a cui guardiamo nella nostra ricerca della serenità.
La canzone, come “Amen” l’hai scritta con Fabio Ilacqua?
Sì, ma questa volta c’è un contributo maggiore da parte mia al testo rispetto a quello di “Amen”.
Dal Festival dell’anno scorso hai fatto un tour, ti sei occupato della colonna sonora del film “Poveri ma ricchi”, hai scritto una canzone (“Il bambino col fucile”) per l’album di Mina e Celentano…
Al regista Fausto Brizzi ho chiesto “Ma sei sicuro?”. Quando mi ha risposto di sì ho accettato senza dubbi. Sono orgoglioso di aver scritto per Celentano, per me è una forma di tributo della sua musica. Se non rischierò l’eliminazione, giovedì sera canterò la sua “Susanna”.
Dopo Sanremo cosa farai?
I lavori sono in corso per il nuovo album, e poi l’idea è di ricominciare a suonare con l’arrivo dell’estate.