Da sinistra a destra: i professori e i ricercatori del progetto SME 4.0 con il rettore Lugli: Patrick Dallasega, Renato Vidoni, il rettore Paolo Lugli, Dominik Matt, Guido Orzes ed Erwin Rauch

Industria 4.0: 300.000 euro di finanziamenti europei al progetto SME 4.0

MIT, Chiang Mai University e Montanuniversität di Leoben: sono solo tre degli otto partner che il prof. Dominik Matt è riuscito a coinvolgere in SME 4.0, un progetto europeo per il miglioramento dei cicli produttivi nell’Industria 4.0

“La nostra ricerca vuole aiutare le PMI ad innovare sull’onda dell’Industria 4.0”, spiega il prof. Dominik Matt, “specialmente per quanto riguarda l’ottimizzazione della catena del valore, che si riflette sulla competitività delle aziende”. Matt insegna Gestione orientata all’innovazione nell’impresa industriale e Sistemi di produzione e logistica industriale alla Facoltà di Scienze e Tecnologie. Assieme a otto partner – università e istituti di ricerca statunitensi, asiatici ed europei – il docente è riuscito ad ottenere il finanziamento del programma europeo Horizon 2020 per il progetto quadriennale sull’Industria 4.0 (smart manufacturing e logistica) intitolato Industry 4.0 for SMEs (Industria 4.0 per le PMI).

Il concetto di Industria 4.0 si riferisce alla quarta rivoluzione industriale e all’evoluzione tecnologica nella produzione dai sistemi embedded ai CPS, i sistemi ciberfisici. Grazie a questa trasformazione la produzione industriale beneficia dell’apporto della moderna tecnologia dell’informazione e comunicazione. L’obiettivo del progetto del consorzio coordinato dalla Libera Università di Bolzano è la creazione di un network di ricerca internazionale e interdisciplinare che lavori su tre fronti: il primo, quello dell’identificazione dei bisogni e degli elementi in grado di facilitare il passaggio delle imprese verso modalità produttive intelligenti; in secondo luogo, lo sviluppo di nuove soluzioni di design e concetti di produzione e sistemi logistici nelle PMI e, infine, l’elaborazione di modelli organizzativi e di business adatti al mutato panorama della produzione. “Per me e per il mio team, ma anche per la Libera Università di Bolzano, l’assegnazione di questo finanziamento rappresenta un enorme successo”, sottolinea il prof. Matt.

Le nuove tecnologie ICT e del web, nell’Industria 4.0, sono le protagoniste delle fabbriche intelligenti, autonome e capaci di auto-apprendimento da cui stanno già uscendo prodotti realizzati sempre più secondo le necessità dell’acquirente. “Le piccole e medie imprese mirano a produrre in maniera economicamente sostenibile anche lotti di piccole dimensioni, come nella classica produzione in serie e di massa, senza però perdere la capacità di soddisfare le richieste sempre più forti di individualizzazione dei prodotti da parte dei clienti”, aggiunge Matt. I partner del progetto sono università di USA (Massachusetts Institute of Technology MIT e Worcester Polytechnic Institute WPI), Asia ed Europa. Inoltre l’impresa slovacca Elcom – che produce registratori di cassa – accompagna il progetto dall’inizio, facilitando il lavoro sul campo dei ricercatori.

“Il progetto è nella direzione che mi auguro per la Libera Università di Bolzano”, afferma il rettore di unibz, prof. Paolo Lugli, “una sfida per il futuro sarà il trasferimento del know-how e delle tecnologie verso imprese di piccole e medie dimensioni. Le ricerche dovranno anche aumentare la percentuale di fondi terzi acquisiti per rafforzare, assieme ai partner internazionali, il settore della ricerca dell’ateneo”. Sulla tematica dell’Industria 4.0, unibz sta cercando di creare un Centro di competenza assieme ad altri otto atenei del Nord Est.

Info: Il progetto SME 4.0: Industry 4.0 for SMEs – Smart Manufacturing and Logistics for SMEs in an X-to-order and Mass Customization Environment avrà una durata di quattro anni. Il finanziamento sarà garantito dal Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione UE Horizon 2020. Del team della Libera Università di Bolzano fanno parte: prof. Dominik Matt, prof. Renato Vidoni, prof. Karl v. Ellenrieder, Erwin Rauch, Patrick Dallasega, Guido Orzes. Le istituzioni partner sono: Technische Universität Košice (Slovacchia), Montanuniversität Leoben (Austria), Elcom (Slovacchia), Massachusetts Institute of Technology (USA), Worchester Polytechnic Institute (USA), Chiang Mai University (Thailandia) e SACS Engineering College (India).

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