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Università Cattolica: nell’a.s 2015/16 presenza di 3.747 studenti internazionali

Università Cattolica traccia il bilancio dei programmi di studio all’estero in occasione della Giornata Internazionale dello Studente
Sono 20.000 gli universitari italiani che intendono fare la differenza a livello internazionale, scegliendo un percorso di studio all’estero per affinare una professionalità da spendere in qualsiasi contesto. Più del 10% vengono da Università Cattolica.

L’ateneo di Largo Gemelli consolida, infatti, la sua dimensione internazionale: sono 2155 gli studenti dell’ateneo di Largo Gemelli che hanno scelto un programma di studio all’estero.

Di questi, 858 hanno scelto di frequentare un anno o un semestre intero in un ateneo internazionale; 347 hanno optato per i Summer Program (corsi intensivi che si svolgono presso le università internazionali, durante i mesi estivi). Invece per i corsi di lingue si sono iscritti e sono partiti in 454. Oltre a questo, l’Ateneo milanese offre anche la possibilità di svolgere un periodo di stage all’estero presso grandi aziende o presso università per chi si occupa della ricerca. Lo scorso anno accademico 317 studenti hanno colto questa opportunità. Le mete più gettonate: Stati Uniti e Cina.

In 86, tramite l’Università hanno scelto di partire per svolgere un’attività di volontariato presso diverse sedi di alcuni enti non governativi o no profit, e per finire sono 58 i laureandi che effettuano all’estero attività di ricerca per la propria tesi. Le destinazioni più gettonate lo scorso anno sono state Stati Uniti, Inghilterra e Francia.

Questi numeri si inseriscono all’interno dei dati dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca innovativa, ente del Ministero dell’Istruzione, che ha registrato nel 2015/16 un aumento di interesse degli atenei e degli studenti italiani per i diversi programmi di studio all’estero. Infatti il totale degli studenti italiani coordinati dall’Istituto nazionale che sono andatinegli atenei internazionali sono stati 20.939, inoltre sono stati 5.116 quelli in mobilità per tirocinio in imprese europee (+20% rispetto all’anno precedente).

Inoltre, crescono gli studenti internazionali in arrivo in Università Cattolica in linea con quanto presentato dalla ricerca Study in Milan creata da Camera di Commercio di Milano, Comune di Milano e dalle principali Università ed Enti di Alta Formazione Milanesi. I dati presentati rivelano che Milano attira il 25% degli studenti internazionali presenti in Italia: in 18.000 hanno scelto gli atenei milanesi negli ultimi 5 anni per il loro percorso di studi.

In questo contesto, lo scorso anno accademico 2015/2016, nell’ateneo di Largo Gemelli, erano presenti 3747 studenti internazionali, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Gli studenti internazionali sono arrivati da novantotto Paesi diversi: dal Kirghizistan all’Honduras, dal Congo all’Australia, per citarne alcuni.

Quest’anno invece l’Università Cattolica del Sacro Cuore riscontra una crescita di iscrizioni pari al 23% rispetto al 2015 solo per la prima metà degli arrivi dell’anno. Infatti l’Ateneo si aspetta di accogliere un numero simile se non superiore di studenti internazionali a partire da febbraio per i programmi in partenza nel II semestre e in estate.

A inizio settembre sono stati accolti presso l’Ateneo di largo Gemelli circa 843 studenti di 83 Paesi diversi. Dal Kazakistan all’Indonesia, dal Ghana all’Australia, per citarne alcuni. Di questi, 460 hanno scelto i programmi Exchange o Study Abroad, mentre 102 si sono iscritti ai master di 1° livello; e per finire sono 281 gli studenti internazionali che hanno scelto i corsi di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico.

La facoltà che ha visto più iscritti è quella di Economia, grazie anche all’attivazione dei nuovi corsi di laurea in lingua inglese; molti degli studenti internazionali che hanno scelto una laurea triennale hanno manifestato interesse per il corso di International Relations and Global Affairs della facoltà di Scienze Politiche. I master più gettonati afferiscono alla facoltà di Economia e a quella di Lettere.

La maggior parte di questi studenti, vale a dire l’11% del totale, proviene dagli Stati Uniti, mente al secondo posto si trova la Francia con il 10%; e il terzo scalino del podio lo conquistano gli studenti cinesi che quest’anno rappresentano il 7% sul totale degli studenti internazionali che sono arrivati.

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