6 domande (e risposte) per aumentare le possibilità di successo quando si cerca lavoro

Jobrapido ha analizzato alcuni punti fondamentali per riuscire ad emergere tra la folla di candidati. Tra gli errori più frequenti: dimenticarsi di essere “social” e non considerare le proprie passioni personali

Al giorno d’oggi risulta sempre più difficile catturare l’attenzione dei datori di lavoro, vista la grande mole di curricula che quotidianamente ricevono. Le tecnologie e i social media rendono ancora più semplice e rapido il processo di candidatura, complicando però le possibilità di emergere tra i molti candidati. Eppure ci sono una serie di piccole azioni che i jobseeker possono fare per migliorare le proprie possibilità di successo in fase di candidatura: dalla sintesi del proprio CV fino a un’accurata lista di domande da porre al datore di lavoro.

Ecco alcune domande (e risposte) che Jobrapido ha realizzato per agevolare il compito di chi è in cerca di una nuova occupazione.

Esiste ancora il Curriculum perfetto?

Essere brevi e sintetici è sicuramente una caratteristica essenziale nei curricula moderni: non dilungatevi nelle descrizioni delle vostre esperienze lavorative ma siate brevi. Lunghezza ideale del proprio curriculum? Una pagina. Siate chiari nello spiegare cosa sapete fare: qual è il vostro background? Quali sono le vostre qualità migliori? Quali lingue sapete parlare?

Quanto è importante essere “social”?

Tra gli errori più comuni da evitare, è quello di sottovalutare la propria presenza sui social network. Foto compromettenti, contenuti negativi contro il datore di lavoro o informazioni che smentiscono il CV possono precludere le possibilità di successo quando inoltrate la candidatura!

Lettera di referenze, perchè conviene?

Il proprio ex-datore di lavoro può essere il vostro più grande aiuto nel trovare un impiego. La lettera di referenze può costituire un grosso plus, perchè da credibilità e valore aggiunto al vostro profilo. Rivolgetevi ai vostri datori di lavoro precedenti e costruite insieme a loro la lettera in modo da evidenziare le caratteristiche migliori per la posizione per la quale vi state candidando. Per chi è in cerca di una prima occupazione, la lettera può essere scritta anche da un professore universitario, che sarà ben felice di aiutare uno dei suoi ex alunni a trovare un impiego.

Il primo colloquio è andato bene? Ecco come prepararsi al secondo

La notizia positiva di aver passato il primo step di una candidatura si tramuta in una serie di azioni necessarie per proseguire con successo il processo di selezione. Mostrarsi sicuri è fondamentale per ogni tipo di posizione per la quale ci si candida: studiate con attenzione tutto ciò che vi ha reso insicuri nel primo colloquio e arrivate preparati su possibili insidie e domande che potrebbero porvi. Incontrerete sicuramente persone nuove, quindi non date per scontato che chi avete di fronte conosca il vostro background, cogliete ogni occasione per ribadire i vostri punti di forza ed eventuali successi professionali. Infine, è bene prepararsi una serie di domande da porre a chi avete di fronte, come per esempio dettagli maggiori sulla posizione e sul contributo che potreste dare per svolgerla.

Quanto sono importanti gli hobby?

Una parte che spesso si tende a sottovalutare riguarda gli interessi extra-lavorativi che i candidati coltivano. Ognuno ha i propri hobby, e spesso questi possono essere una risorsa preziosa in fase di candidatura. Vale la pena quindi inserire nel curriculum qualsiasi cosa che possa essere inerente alla posizione per la quale ci si candida, dalla passione per il cibo agli sport preferiti. Con sintesi, senza andare troppo nel dettaglio, possono sicuramente costituire un punto che vi differenzi dal resto dei candidati. Una menzione speciale per il volontariato, sempre utile da inserire nel caso fosse praticato con passione e regolarità.

Il CV per le professioni del futuro: cosa cambia?

Con il forte sviluppo tecnologico e l’esigenza da parte delle aziende di dotarsi di figure in grado di essere sempre al passo coi tempi, è importante mettere in evidenza le competenze adatte. Oltre alle abilità tecniche legate ai nuovi strumenti digitali, sottolineate ciò che può far veramente la differenza nel mercato del lavoro moderno, come le capacità di parlare in pubblico o di saper lavorare in team.
Proattività è inoltre una parola chiave apprezzata e necessaria in ogni contesto lavorativo.

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