Tre anni fa era il momento di “Senza paura”, oggi quello di “Oronero”. E’ il decimo album di inediti di Giorgia, disponibile da oggi e anticipato dal singolo omonimo. Leggi l’intervista
Oronero raccontato da Giorgia
Hai fatto un disco con 15 canzoni. Tante, ricche. Iniziamo da questo?
Quando ho iniziato a lavorarci non sapevo dove sarei arrivata. Avevo però in mente di inserire 11, massimo 13 canzoni. Poi però mi sono trovata con alcuni brani che non ho voluto lasciar fuori perchè fanno parte di questo discorso musicale. Alla fine le canzoni erano quelle e quelle dovevano essere, non mi sono posta il problema di quante fossero.
Hai scritto i testi di 10 dei 15 brani.
Mi sono atteggiata a cantautrice (ride, nda), ho superato il pudore che un tempo avevo. Ma le mie cose, quelle interamente mie, non le vivo mai come dei singoli, o per lo meno non le vedo mai nella loro parte commerciabile o commerciale.
Per la produzione ti sei affidata, come già in passato, a Michele Canova.
Con Michele abbiamo cercato un suono elettronico compatto, come era in “Dietro le apparenze”. Sarà bellissimo portare queste sonorità in tour, unendo canzoni vecchie a queste nuove. Certo non sarà facile selezionare la scaletta.
Hai detto che l’uscita del disco era prevista per la primavera scorsa, poi però hai voluto prenderti più tempo. Come mai?
Le canzoni vanno fatte, dimenticate e poi riprese: questo è un procedimento un po’ anomalo perché non puoi aspettare di solito tanto tempo tra un disco e l’altro. Stavolta invece sì, l’ho fatto. Per una volta vorrei non provare la sensazione di dire ‘se avessi avuto più tempo avrei sistemato questo e quello’. Che poi, qualcosa da sistemare lo trovo sempre!
Dove scorre per te questo “Oronero”?
Nei nostri tempi, li racconta un po’. Come il petrolio l’oronero (due parole che io ormai vivo come una sola) è una risorsa che, se usata male, può diventare veleno. Anche certi rapporti tra le persone possono diventare veleno.
In questo disco oltre alla tua troviamo le firme di Emanuel Lo, Tony Maiello e Gino Pacifico. Con le parole di Pacifico, per “Sempre si cambia”, canti ‘credimi si cambia, anche quando non sembra’. Davvero non sembra?
Se tu fai un piccolo cambiamento dentro di te, si riflette all’esterno e si riflettere sugli altri, anche se non lo notiamo. Quindi sì, a volte non sembra ma il cambiamento c’è. Passi dal tutto ma poi torni a te. Comunque, con Pacifico ci inseguivamo da anni: finalmente siamo riusciti a fare qualcosa insieme.
Dal 31 ottobre saranno disponibili biglietti per il nuovo tour di Giorgia, che partirà a primavera 2017. Queste le date: