Golf GTI Clubsport S

Golf GTI Clubsport S in anteprima mondiale a Wörthersee Meeting 2016

Sul circuito Nordschleife del Nürburgring, la Golf GTI Clubsport S fissa il nuovo record per vetture a trazione anteriore, fermando il cronometro sul tempo di 07:49:21

La Golf GTI Clubsport S taglia il traguardo dell’“inferno verde”, come viene soprannominato dagli appassionati il circuito Nordschleife. Al volante della Golf GTI più potente di tutti i tempi, il pilota tedesco Benny Leuchter (28 anni) ha appena battuto il record sul giro per vetture di serie a trazione anteriore del Nürburgring-Nordschleife. D’ora in poi, il tempo da battere sarà quello della GTI: 07:49:21. L’esclusiva vettura sportiva è costruita sulla base della Golf GTI Clubsport sviluppata per il 40° compleanno della GTI. Già questa vettura, con i suoi 265 CV (momentaneamente 290 CV grazie alla funzione boost) e un’aerodinamica completamente ridisegnata, annulla la tradizionale distinzione tra vetture sportive di serie e da competizione. Con la Golf GTI Clubsport S, che verrà presentata in anteprima mondiale al raduno GTI sulle rive del Wörthersee (Austria, dal 4 al 7 maggio), la Volkswagen celebra ancora una volta la leggendaria Golf sportiva: una potenza di 310 CV, passaggio da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi, 265 km/h di velocità massima non limitata e peso a vuoto limitato a 1.360 kg (con guidatore e bagagli). Questi i numeri che descrivono oggettivamente la nuova ammiraglia della gamma Golf GTI. Tuttavia solo il tempo record segnato sul Nordschleife testimonia la straordinaria potenza di questa vettura.

Il settaggio Nürburgring

Come novità, la Golf GTI Clubsport S viene dotata di un settaggio specifico per il circuito da gara più impegnativo del mondo, che può essere richiamato tramite la selezione del profilo di guida. Ciò è possibile perché la vettura è dotata, di serie, di selezione del profilo di guida e regolazione adattiva dell’assetto DCC configurabile in modo individuale. Per il profilo di guida Individual, infatti, gli ingegneri hanno sviluppato una messa a punto specifica per le singolari condizioni che caratterizzano il Nürburgring. Sono inoltre disponibili i profili di guida Comfort, Normal e Race. Come sempre, naturalmente, nel profilo Individual il guidatore può variare personalmente le impostazioni. Prima di accedere al circuito Nordschleife, la messa a punto “Nürburgring” può essere ripristinata in qualunque momento resettando il profilo Individual tramite il menu del touchscreen. Questa straordinaria configurazione attiva i parametri sound, motore e sterzo (sterzo progressivo di serie) del profilo Race e l’opzione Comfort della regolazione DCC. In questo caso, però, il settaggio è completamente diverso da quello previsto per le normali impostazioni Race e Comfort. Ma affronteremo questo argomento in dettaglio più avanti. Prendiamo ora in esame altre caratteristiche della Golf GTI Clubsport S.

400 esemplari

Si tratta di un’edizione limitata a 400 esemplari, 100 dei quali sono destinati al mercato tedesco. I colori carrozzeria della serie speciale guardano a quelli della GTI delle origini: Rosso Tornado, Pure White e Deep Black effetto perla; di colore nero è anche il tetto delle GTI bianche e rosse. Non importa a quale latitudine e in quale luogo del mondo dovrà essere consegnata: per motivi di peso questa vettura sarà sempre una tre porte con cambio manuale. Rispetto alla tre porte Golf GTI Clubsport con cambio manuale, il peso della cugina S è stato ridotto in misura rilevante. E, più precisamente, nel modo descritto di seguito.

Rapporto peso/potenza 4,15 kg/CV

La Golf GTI Clubsport S con 380 Nm di coppia tra 1.700 e 5.300 giri è una vettura a due posti. L’eliminazione del sedile posteriore ha consentito la riduzione del peso più significativa. Una batteria più piccola e l’eliminazione di dettagli quali gli strati isolanti, il piano di carico variabile, la cappelliera, i tappetini e l’insonorizzazione del cofano motore, hanno determinato un ulteriore abbattimento del peso. Una riduzione aggiuntiva si deve al telaio ausiliario in alluminio sull’asse anteriore e alle campane dei freni in alluminio. Gli pneumatici Michelin 235/35 ZR, tanto importanti per le performance, i relativi cerchi in lega leggera da 19 pollici modello Pretoria, il non meno indispensabile sistema DCC, una barra duomi, una rete divisoria dietro i sedili e la moquette nel vano posteriore hanno invece aggiunto qualche chilo in più. A consuntivo risulta una riduzione di circa 30 kg in confronto a una Golf GTI Clubsport con gli stessi allestimenti, e di conseguenza il peso a vuoto scende a quota 1.285 kg (peso a vuoto EU comprensivo di guidatore e bagagli: 1.360 kg). Grazie a un motore in grado di erogare 310 CV di potenza, è stato raggiunto lo straordinario rapporto peso/potenza di 4,15 kg/CV. Minore il peso, maggiore l’efficienza a livello di economia dei consumi: 7,4 l/100 km
(a fronte di emissioni di CO2 pari a 172 g/km).

Caratteristiche del motore

Il team di sviluppo ha sfruttato le sinergie tra vetture da competizione e vetture di serie per incrementare la potenza del motore; così sono state utilizzate le esperienze maturate con la Golf GTI TCR 330 CV / 410 Nm, la nuova auto da competizione impiegata nelle TCR International Series. È stato così possibile aumentare la potenza a 310 CV con 380 Nm di coppia e, parallelamente, adottare per la vettura l’assetto da gara della Golf GTI TCR messo a punto per il Campionato Turismo. Nello specifico, il significativo aumento di potenza è stato ottenuto dagli ingegneri modificando la gestione del motore e adottando un nuovo impianto di scarico. Questo, a monte dei silenziatori nel terminale di scarico, presenta un diametro di 65 mm anziché 55, che determina una riduzione della contropressione e un aumento della potenza. Un effetto secondario delle modifiche: in fase di decelerazione l’impianto di scarico produce un effetto backfire (ritorno di fiamma) accompagnato da un grintoso e profondo scoppiettio. Ciò vale soprattutto nel programma Race (che prevede, tra l’altro, un aumento del regime), grazie al quale la Golf GTI Clubsport S, analogamente al settaggio “Nürburgring”, è pronta a offrire performance al top e una prontezza di risposta agile e istantanea. Le modifiche apportate comprendono anche l’integrazione di una nuova pompa del carburante di maggiore portata. La base tecnica del motore montato sulla Golf GTI Clubsport S (che ha la trazione anteriore), è rappresentata dal TSI da 1.984 cm3 impiegato anche sulle altre versioni della Golf GTI e sulla Golf R. Il propulsore appartiene alla terza generazione della serie EA888 e dispone di dettagli tecnici quali un collettore di scarico verso il turbocompressore raffreddato ad acqua e integrato nella testata e un sistema di fasatura variabile delle valvole con doppia regolazione dell’albero a camme.

Caratteristiche degli esterni

Tra gli ulteriori equipaggiamenti esterni specifici per questa edizione limitata della Golf GTI figurano, tra gli altri: pneumatici semi slick (Michelin Sport Cup 2) su cerchi in lega leggera da 19 pollici modello Pretoria, cristalli posteriori oscurati (al 65%), loghi Clubsport S, tetto di colore nero anche nel caso di vetture verniciate in bianco o rosso, fari allo xeno con luci di svolta e luci diurne a LED.
È stato modificato anche l’impianto frenante per renderlo estremamente resistente al fading, quindi anche alle elevate temperature che i componenti dei freni raggiungono soprattutto durante la guida su pista. I dischi freno anteriori sono caratterizzati da una particolare modalità costruttiva: la campana del freno è realizzata in alluminio; l’anello di attrito, in acciaio pressofuso, è collegato a questa campana del freno in alluminio tramite perni calibrati incorporati per fusione, e può quindi dilatarsi in senso radiale in caso di surriscaldamento.
I nuovi dischi freno offrono inoltre ulteriori vantaggi, come per esempio maggiore resistenza al fading ed eccellente dosabilità. Dal punto di vista del comportamento dinamico, non meno importante è la riduzione delle masse non sospese pari a 1 kg per ruota, ottenuta grazie all’impiego di campane in alluminio. Infine, per un ulteriore miglioramento della risposta dei freni alle elevate temperature la Golf GTI Clubsport S viene dotata in fabbrica di speciali guarnizioni freno su asse anteriore e posteriore.

Caratteristiche degli interni

Ognuno dei 400 esemplari della Golf GTI Clubsport S sfoggia il numero di produzione della singola vettura (da 001/400 a 400/400) sulla consolle centrale. Guidatore e passeggero siedono su sedili “racing” a guscio, in grado di offrire il necessario sostegno laterale quando la vettura sfreccia sul Nordschleife. A bordo si fanno apprezzare gli elementi caratteristici GTI della Golf GTI Clubsport “normale”. Tra questi spiccano il pomello della leva del cambio con design a pallina da golf e inserto in Alcantara, una linea rossa nelle cinture di sicurezza, listelli decorativi in design Wabe 40 (plancia e porte) ed eleganti elementi decorativi Piano Black. Il volante sportivo, ergonomico e perfettamente adatto ai circuiti da gara, regala un’eccellente presa grazie al rivestimento in Alcantara e viene impreziosito da un emblema GTI cromato, cuciture rosse e una tacca a “ore 12” anch’essa di colore rosso. I listelli battitacco in acciaio inox evidenziano la scritta GTI rossa.

Dalla GTI Performance alla GTI Clubsport S

L’idea della Golf GTI Clubsport S è nata quando il team Volkswagen addetto alla realizzazione della GTI “normale” stava eseguendo su un circuito da gara i test finali per la versione definitiva dell’odierna Golf GTI Performance. A tutti noi è apparso subito evidente quale fosse l’enorme potenziale di questa GTI”, spiega il responsabile della messa a punto dell’assetto Karsten Schebsdat, aggiungendo poi: “Abbiamo così deciso di sfruttare a fondo le grandi potenzialità dinamiche di questa vettura. Lavorando in un piccolo team. Il progetto è nato quindi dal basso per essere poi avallato a livelli superiori, esattamente come avvenuto in precedenza per la nascita della prima Golf GTI”. Oltre alla riduzione del peso e all’aumento della potenza di cui abbiamo già detto, altri due aspetti rivestono un ruolo chiave se si desidera costruire una vettura davvero veloce: aerodinamica ottimale e assetto esemplare. E la Golf GTI Clubsport S eccelle in entrambi i casi.

Aerodinamica

Sul fronte aerodinamica e valori di deportanza a essa strettamente connessi, la Volkswagen ha potuto guardare alle modifiche già implementate sulla Golf GTI Clubsport. Entrambe le versioni (Clubsport e Clubsport S) presentano paraurti anteriori di nuova concezione che hanno portato a un miglioramento dell’aerodinamica e dell’afflusso dell’aria al motore. A livello del posteriore un significativo contributo in termini di aerodinamica è offerto dallo spoiler sul tetto, perfezionato nella galleria del vento: sulle versioni Clubsport è molto più grande dell’omologo impiegato sulla Golf GTI e sulla Golf GTI Performance. Tra la zona del tetto, sempre verniciata in nero, e lo spoiler si trova una sottile fessura. Lo spoiler sul tetto, composto da due elementi, supera in altezza la linea del tetto. Lateralmente lo spoiler si fonde con le alette del portellone in colore nero. Gli spoiler di questo tipo composti da più parti sono componenti complessi che assolvono abilmente ai compiti aerodinamici loro affidati: accrescere sensibilmente la deportanza sull’asse posteriore. Il diffusore posteriore nero si integra perfettamente nel concept del design e dell’aerodinamica. Per ottenere una messa a punto che consentisse la massima stabilità delle versioni Clubsport, mediante provvedimenti aerodinamici è stata configurata una deportanza sull’asse posteriore maggiore rispetto all’asse anteriore. La maggiore stabilità di marcia, soprattutto a livello dell’asse posteriore, è stata sfruttata per ottenere un assetto decisamente più neutro. Nel caso della Golf GTI Clubsport S, ciò significa che la tendenza al sottosterzo tipica delle vetture a trazione anteriore è stata, di fatto, del tutto eliminata.

Assetto

La nuova Golf GTI Clubsport S dispone di un telaio sportivo specifico. I tecnici dell’assetto hanno configurato ex novo entrambi gli assi della Golf GTI Clubsport S. L’asse posteriore, per esempio, è un asse performance modulare, che è stato dotato di maggiore capacità di guida laterale al fine di consentire accelerazioni trasversali superiori. Senza interventi sull’asse anteriore McPherson, tuttavia, ciò avrebbe determinato una maggiore tendenza al sottosterzo. Lo specialista dell’assetto Karsten Schebsdat spiega: “Per neutralizzare il sottosterzo e incrementare contemporaneamente il livello di grip, abbiamo modificato opportunamente l’assetto dell’asse anteriore e realizzato specifici supporti ruota”. È stato così ottenuto un angolo di camber maggiore. La campanatura negativa aumenta la capacità di guida laterale e ottimizza quindi il grip sull’asse anteriore. E addio al sottosterzo. Un bilanciamento simile a quello realizzato sulla Clubsport “normale” consente alla Clubsport S un livello di accelerazione trasversale ulteriormente ottimizzato e ciò, a sua volta, regala velocità in curva ancora superiori. È stato inoltre perfezionato il comportamento in frenata, per impedire la derapata del posteriore soprattutto in frenata all’imbocco di curve veloci. Unitamente ai provvedimenti aerodinamici, questi miglioramenti fanno in modo che il guidatore della Golf GTI Clubsport S possa imboccare le curve in frenata senza perdere stabilità. Tutto ciò si è tradotto in una straordinaria guidabilità anche nei settori limite e un tempo sul giro di 07:49:21 sul circuito Nordschleife.

Controllo della trazione

Grazie alle modifiche apportate alla taratura dell’assetto e all’impiego di pneumatici semi slick, è stata ulteriormente migliorata la trazione anche in caso di massima accelerazione. Su tali basi la Volkswagen ha potuto adattare anche il software ESC: nonostante sulla Golf GTI Clubsport S il controllo della trazione intervenga più tardi e, in caso di intervento, la coppia venga ridotta in misura minore, il “saltellamento” delle ruote anteriori in caso di massima accelerazione, tipico delle vetture a trazione anteriore più potenti, è stato di fatto del tutto eliminato. L’effetto percepibile è simile a quello del Launch Control sulle vetture con cambio automatico. Il comfort in accelerazione viene perfezionato mediante un supporto gruppi più rigido, nuovi sostegni oscillanti (asta di collegamento fra cambio e asse anteriore) e un cambio rinforzato. Ulteriori importanti elementi sono poi il differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS+ per la dinamica di marcia e, sempre di serie, il bloccaggio del differenziale dell’asse anteriore.

  • Bloccaggio del differenziale anteriore. Rispetto ai bloccaggi solo meccanici, il bloccaggio del differenziale dell’asse anteriore impiegato sulla Golf GTI Clubsport e sulla Golf GTI Clubsport S offre vantaggi quali un grado di bloccaggio variabile e la totale integrazione nelle funzioni ESC, EDS e XDS+. Così è possibile evitare del tutto gli effetti negativi sulla precisione dello sterzo che si verificano con i bloccaggi meccanici.
  • ESC Sport. Come sulle altre versioni GTI, anche con la Golf GTI Clubsport S la Volkswagen offre ai guidatori particolarmente esperti la funzione ESC Sport. Il sistema viene gestito da un interruttore a due stadi posizionato nella consolle centrale. Premendo brevemente una volta il tasto, il controllo elettronico della stabilizzazione (ESC) passa in modalità ESC Sport. In caso di guida a velocità elevata e su percorsi ricchi di curve, come accade per esempio sul circuito Nordschleife, l’ESC entra in funzione in ritardo per garantire alla vettura caratteristiche di maneggevolezza e agilità più sportive. Se il guidatore preme il pulsante per più di tre secondi, il sistema ESC viene completamente disattivato. La GTI può così essere pilotata fino nei settori limite, secondo la valutazione personale di chi si trova al volante, senza interventi di regolazione. Oltre che con il pulsante di comando sulla consolle centrale, l’ESC può essere attivato e disattivato anche tramite le impostazioni del menu CAR.

Assetto “Nürburgring-Nordschleife”

In ogni parte del mondo i circuiti da gara sono ben asfaltati e privi di dislivelli. Non così il Nürburgring-Nordschleife. Qui le asperità dell’asfalto e le pendenze sono la regola. Per non parlare delle infinite curve. Il risultato è una singolare e straordinaria combinazione di tratti con dinamica trasversale e altri con dinamica verticale. Una vettura settata per il Nürburgring quindi deve sia saper percorrere curve molto veloci sia addomesticare le asperità del terreno, a tratti estreme, e gli improvvisi dislivelli. In altre parole: quando si mette a punto un’auto per un circuito normale, si rende l’assetto molto rigido. Sul Nordschleife questa scelta invece non paga. Gli organi di sospensione delle ruote devono anzi assorbire le numerose irregolarità dell’asfalto, affinché le ruote possano essere guidate perfettamente sulla strada. La vettura deve quindi essere caratterizzata da un comportamento più “morbido” nei movimenti verticali e tuttavia “fermo” in quelli trasversali.
È esattamente questo il duplice aspetto che gli ingegneri Volkswagen hanno preso in considerazione per la messa a punto degli elementi di molleggio e smorzamento, soprattutto in relazione alla taratura delle sospensioni del sistema di regolazione adattiva dell’assetto DCC. Il sistema consente di regolare la taratura dell’assetto in modo ottimale in funzione delle condizioni di marcia. E, sulla Golf GTI Clubsport S, nel profilo Individual tale regolazione è stata settata in modo specifico per le peculiarità del Nordschleife.

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