Maker-Faire-2015-Roma

Maker Faire 2015: la ricetta di Microsoft a supporto dei giovani

Durante la tre giorni romana, Microsoft propone corsi di coding per scuole medie e superiori, approfondisce la partnership con STMicroelectronics per la creazione di un ecosistema “Secure Sensors To Cloud” e presenta nuovi tool di sviluppo in una logica di crescente interoperabilità

Microsoft partecipa a Maker Faire 2015 con un ricco programma  rivolto a studenti, sviluppatori/maker e startup. Al centro della sua proposta nella tre giorni dedicata alle nuove tecnologie e agli artigiani digitali: Digital Skills, Internet of Things e Interoperabilità, tre temi di grande valore per supportare il successo dei giovani italiani che si dilettano nello sviluppo e nella creazione di oggetti connessi o che ne hanno fatto una professione o addirittura un progetto imprenditoriale.

DIGITAL SKILLS – A Maker Faire a scuola di Coding con Microsoft

Oggi, in occasione dell’Educational Day dedicato alle scuole, Microsoft organizza dei laboratori gratuiti di Coding per consentire ad oltre 400 studenti di medie e superiori di muovere i primi passi nel mondo dello sviluppo. Microsoft ha infatti messo a disposizione i propri Surface e il tool AppStudio per consentire ai ragazzi di sviluppare la loro prima applicazione. Grazie alla guida degli esperti di Microsoft e degli universitari che fanno parte del network Microsoft Student Partner e con la collaborazione di Codemotion, anche i giovanissimi possono cimentarsi nello sviluppo di codice per trasformare la propria idea in un’applicazione. I training offerti in occasione di Maker Faire si collocano nel più ampio impegno di Microsoft in occasione della European Code Week promossa dalla Commissione Europea proprio questa settimana. Microsoft crede infatti nell’importanza di investire in formazione informatica e coding per aiutare le nuove generazioni a maturare skill utili ad avere successo in un mondo digitale, sostenendo la competitività dell’Europa.

“I cosidetti ‘mestieri digitali’ stanno crescendo di oltre 100.000 unità all’anno e già oggi la quasi totalità delle professioni ad alto potenziale richiede digital skills. Per questo è estremamente importante insegnare il coding alla nuove generazioni. Non si tratta di competenze evolute d’interesse solo per chi intende intraprendere una carriera nel settore ICT, ma di competenze utili in generale per la vita. Apprendere il codice significa sviluppare pensiero astratto e computazionale e può aiutare i nostri bambini e ragazzi ad accrescere la propria creatività, flessibilità e capacità di problem solving”, commenta Fabio Santini, Direttore della Divisione Developer Experience & Evangelism di Microsoft Italia.

INTERNET OF THINGS – A Maker Faire, Microsoft ed STMicroelectronics consolidano la propria partnership per un ecosistema “secure sensor to cloud”

Maker Faire è anche l’occasione per Microsoft per consolidare la partnership strategica con STMicroelectronics annunciando un “follow-up” dell’accordo di collaborazione volto a promuovere la diffusione dell’Internet of Things in Italia. Consapevoli del ruolo chiave dell’IoT che può abilitare progetti d’impatto reale in grado di rivoluzionare intere filiere, i due player intendono supportare un ecosistema di sviluppo “secure sensor to cloud”, che consenta ai maker e alle aziende di creare e prototipare applicazioni IoT sicure e scalabili da integrare in molteplici settori applicativi, dai wearable alle smart city, dallo smart metering alla smart home, fino agli ambienti industriali intelligenti. Obiettivo di Microsoft ed STMicroelectronics è offrire una sinergica integrazione tra il mondo dei microcontrollori, dei sensori, della connettività ed il mondo del cloud per supportare in modo congiunto la raccolta e la gestione sicura di grandi volumi di dati, aiutando i maker a creare prototipi che connettano device basati sull’STM32 Open Development Environment alle soluzioni cloud di Microsoft. Durante la fiera verranno mostrati demo e casi applicativi frutto della partnership, sviluppati attraverso il Centro di Competenza IoT di Microsoft in collaborazione con l’Istituto Superiore Mario Boella di Torino.

“L’Internet of Things non è uno scenario futuribile ma è una prospettiva concreta, come dimostrano gli 8 milioni di oggetti connessi in Italia e il valore in crescita di questo mercato che nell’ultimo anno ha raggiunto 1 miliardo e mezzo di Euro. L’aspetto interessante è che proprio grazie a questa diffusione non si tratta di un paradigma tecnologico prerogativa di pochi, ma al contrario di uno straordinario abilitatore che può consentire ai maker italiani di sviluppare progetti d’impatto reale. E con questo obiettivo la partnership tra Microsoft ed STMicroelectronics intende offrire agli artigiani digitali componenti e tecnologie economiche, ma di valore industriale per consentire loro di creare prototipi scalabili per l’industria e di contribuire all’innovazione e alla competitività del tessuto economico nazionale”, dichiara Fabio Santini.

“I dati che le applicazioni Internet of Things permettono oggi per la prima volta di raccogliere e analizzare”, aggiunge Fabrizio Rovati, Software Platforms and Cloud Director di STMicroelectronics, “stanno creando opportunità di business anche in Italia. Vogliamo sottolinearlo ad ogni team che si avvicina a questo mercato. Oggi offriamo le board, il software e i tools del programma STM32 Open Development Environment che permettono di sviluppare rapidamente e a basso costo applicazioni finali perché molti ‘mattoncini’ essenziali (come il microcontrollore, i sensori, la connettività) sono compatibili tra di loro e lo sviluppatore può utilizzarli per costruire il suo sistema personalizzato. Fra pochi giorni anche il collegamento con il cloud sarà pre-integrato. Riteniamo che con questo ulteriore ‘mattoncino’ saremo in grado di mettere a disposizione la catena completa di sviluppo di una reale applicazione IoT. Inoltre stiamo intraprendendo con Microsoft delle attività per assistere sia le giovani imprese che quelle consolidate nel passaggio verso l’Internet of Things. Cogliere le opportunità di queste tecnologie è alla portata di tutti, soprattutto del tessuto creativo, artigianale e imprenditoriale italiano. Vogliamo contribuire attivamente ad aiutare i makers a trasformare le loro invenzioni in prodotti di successo”.

L’ecosistema di sviluppo “secure sensor to cloud” in partnership con STMicroelectronics potrà far leva non solo sulla piattaforma cloud Microsoft Azure, ma anche sulla nuova Microsoft Azure IoT Suite, una soluzione integrata disponibile da questo mese che offre applicazioni preconfigurate per consentire alle aziende di connettere device, catturare dati eterogenei e voluminosi, orchestrare il flusso di dati e trasformarli in informazioni strategiche che permettano alle persone di prendere decisioni ragionate, il tutto integrandosi con i sistemi, i device e i processi dell’organizzazione senza richiedere significativi investimenti infrastrutturali. La gestione ottimale dei dati per ottenere insight utili sarà inoltre ottimizzata grazie ad altre novità dell’archivio scalabile di dati aperti Azure Data Lake, che vengono presentate in Italia proprio in occasione di Maker Faire con l’obiettivo di rendere l’elaborazione di Big Data più semplice e accessibile a tutti: Azure Data Lake Analytics, Azure Data Lake Store, un nuovo linguaggio di programmazione U-SQL e la disponibilità di Azure HDInsight su Linux. L’ecosistema “secure sensor to cloud” beneficierà inoltre del nuovo Azure Security Center, che offre visibilità e controllo sulla sicurezza delle risorse su Azure e che, integrando informazioni raccolte dai clienti e intelligence globale, consente di identificare facilmente le minacce in termini di cybersecurity.

INTEROPERABILITA’ – A Maker Faire in scena Windows 10 IoT Core e funzionalità di sviluppo interoperabili

In linea con il proprio impegno a supporto dei maker, Microsoft mostra agli sviluppatori presenti in fiera le potenzialità del nuovo Windows 10 IoT Core, la versione del sistema operativo pensata per piccoli device integrati, dotati o meno di schermo, che offre la Universal Windows Platform (UWP) per permettere di adattare le app alle capacità di diversi dispositivi e di scalare le applicazioni attraverso Continuum. In una logica di sempre crescente interoperabilità tale sistema operativo supporta Raspberry Pi 2 e Minnowboard Max di Intel. Per promuovere l’utilizzo di Windows 10 IoT Core e Raspberry Pi 2 è stato anche rilasciato, in collaborazione Adafruit, uno Starter Kit che include un set di sensori, componenti elettroniche e cavi compatibili e una SD card precaricata con Windows 10 IoT Core.

Anche la collaborazione con Arduino si è consolidata nel tempo e Windows 10 rappresenta infatti il primo sistema operativo al mondo certificato da Arduino. A Maker Faire Microsoft approfondisce alcune innovazioni di rilievo in questo senso, che intendono supportare i maker italiani combinando le funzionalità hardware di Arduino con quelle software di tutti i device Windows: Windows Virtual Shield for Arduino e Windows Remote Arduino, rese disponibili come open source library. Windows Virtual Shields for Arduino consente di accedere alle potenzialità di device Windows 10 attraverso protocolli wireless, beneficiando degli innumerevoli sensori e funzionalità di smartphone e device Windows accessibili su Arduino. Windows Remote Arduino permette inoltre di estendere le applicazioni Windows con comandi Arduino eseguiti su device wireless Arduino, integrando quindi le funzionalità dei device Windows 10 – come l’elaborazione di immagini, il riconoscimento del linguaggio, l’analisi sintattica, le evolute funzioni fotografiche e audio – e l’interattività fisica di Arduino, per controllare da remoto, attraverso device Windows, microcontrollori e hardware.

“Microsoft crede nell’importanza dell’Openness per offrire agli sviluppatori la possibilità di creare applicazioni sfruttando le tecnologie che preferiscono e integrando soluzioni di diversi provider, che si tratti di Raspberry, Intel o Arduino. A tal fine ci impegniamo da tempo per offrire strumenti di sviluppo interoperabili e Maker Faire è il contesto ideale dove parlare dei nostri nuovi progetti e delle sinergie con Arduino, perché il mondo degli artigiani digitali è eclettico per definizione. Non si tratta di dichiarazioni di intenti, ma di tecnologie che possono concretamente essere integrate in progetti come quelli in mostra al nostro stand: un piano gigante da suonare con i piedi, una Selfie Curtain che proietta i visi su un pannello LED, una pista di macchinine telecomandate attraverso lo smartphone, un robot dotato di vista e udito per recepire preziose informazioni anche a distanza e uno Speech Translator che permette di comprendersi seppur parlando lingue diverse. Prototipi che ben esprimono le potenzialità dell’IoT e che ci auguriamo possano ispirare tante maker brillanti”, conclude Fabio Santini.

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