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Uni Bologna: al via il progetto “Provide” sui beni pubblici generati da agricoltura e foreste

Quale è il valore del contributo alla regolazione del clima fornito dalle foreste? Che ricchezza genera la qualità e disponibilità dell’acqua? Quale è il valore del paesaggio generato dall’agricoltura?

Sono queste alcune delle domande alle quali tenterà di dare una risposta Provide, progetto che si propone di rinnovare la nozione di beni pubblici generati dagli ecosistemi agricoli e forestali e di proporre politiche e meccanismi innovativi, in grado di favorire una generazione intelligente di tali beni nel contesto dell’Unione Europea. Coordinato da Davide Viaggi del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, con il coinvolgimento di Federico Magnani dello stesso dipartimento e Meri Raggi, del Dipartimento di Scienze Statistiche, Provide inaugura con un workshop per fare il punto su questi temi e definire le sfide del futuro.

Non solo alimenti, biomassa ed energia: l’agricoltura e le foreste, attraverso la gestione di tre quarti del territorio Europeo, producono una varietà di beni pubblici non remunerati dal mercato che sono di primaria importanza per l’ambiente e per il benessere economico. Paesaggio, biodiversità agricola, qualità e disponibilità dell’acqua, funzionalità del suolo, stabilità del clima, qualità dell’aria, difesa dalle alluvioni e dagli incendi, sicurezza alimentare, benessere degli animali, vitalità delle aree rurali e in generale la gestione della maggior parte del territorio dell’Unione Europea fanno parte del lungo elenco di questi beni.

PROVIDE (PROVIding smart DElivery of public goods by EU agriculture and forestry) tratterà il tema in un’ottica multi-scala lavorando sia a livello europeo sia con casi studio in tredici Paesi Membri, che saranno utilizzati come laboratori per l’identificazione di hot spot della produzione di beni pubblici, per la valutazione anche in termini monetari di tali beni, e per lo sviluppo di politiche mirate alla loro gestione.

Alla luce delle necessità attuali di produttività, saranno valutati e comparati strumenti innovativi di policy e meccanismi di gestione. Tutte le fasi del progetto saranno sviluppate con il supporto degli stakeholders in modo da ottenere un prodotto “co-costruito”, che ne permetterà lo sviluppo anche oltre la fine del progetto, massimizzando l’impatto di PROVIDE.

Proprio per fare il punto su questi temi e definire le sfide dei prossimi anni, nell’ambito del progetto, il 23 Settembre (Accademia delle Scienze, Sala Ulisse, in via Zamboni 33, ore 9-13), l’Università di Bologna ospiterà il workshop “Economics and policy of the provision of public goods by agriculture and forestry: state of the art and challenges“, a cui è possibile partecipare previa registrazione.

Provide è uno dei primi progetti coordinati dall’Università di Bologna recentemente finanziato dal nuovo programma comunitario per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, nell’ambito del societal challenge “Food security, sustainable agriculture and forestry, marine and maritime and inland water research, and the Bioeconomy”. Con l’Ateneo, in PROVIDE sono coinvolti 14 partner, tra università e istituzioni europee, tra i quali l’Institut National de la Recherche Agronomique (INRA-Francia), il James Hutton Institute (UK), l’Università di Cordoba (Spagna), la University of Natural Resources and Life Sciences di Vienna (Austria), la VU University di Amsterdam (Paesi Bassi) e il Leibniz Centre for Agricultural Landscape Research (ZALF- Germania).

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