Dialogo sociale dalla teoria alla pratica: la ricerca dell’Università di Udine

Il 16 luglio a Roma saranno presentati i risultati del progetto “Deliberative Engagement”

Coinvolgere le piccole e medie imprese nella definizione delle politiche pubbliche aiuta a far ripartire l’economia. Sono queste le principali conclusioni che emergono dal progetto europeo “SME Leaders and Sustainability: Deliberative Engagement” (Leader delle PMI e sostenibilità: partecipazione deliberativa), che i ricercatori dell’Università di Udine presenteranno a Roma giovedì 16 luglio, alle 10, nella sede del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel).

La presentazione avverrà in occasione del convegno “Il dialogo sociale e le politiche di sviluppo dei territori ai tempi della crisi”. L’intervento di Luca Brusati, coordinatore scientifico del Laboratorio di ricerca economica e manageriale (Larem) del Dipartimento di scienze economiche e statistiche e responsabile del progetto per l’ateneo friulano, sarà volto a condividere i risultati preliminari del lavoro di ricerca in materia di coinvolgimento delle piccole e medie imprese condotto insieme a numerosi partner stranieri.

«Il nostro lavoro di ricerca – ha commentato Brusati – riscuote un forte interesse a livello nazionale e internazionale proprio per le sue implicazioni operative. Dialogo sociale, processi decisionali partecipativi, coinvolgimento dei portatori di interesse sono temi di cui ci occupiamo ormai da molti anni. Siamo onorati dell’invito a presentare una “buona pratica” come quella del progetto “Deliberative Engagement” in una sede così prestigiosa».

«Il convegno del 16 luglio – prosegue Andrea Moretti, direttore del Dipartimento di scienze economiche e statistiche – offre un’importante opportunità di dialogo con interlocutori autorevoli quali il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Confindustria, Confcooperative, Cisl e Unioncamere. Per il nostro Ateneo è motivo di orgoglio essere chiamati a discutere i risultati della nostra attività di ricerca all’interno di un dibattito complesso ma di grande attualità come quello dei processi decisionali partecipativi. È un’occasione preziosa per mostrare l’impegno profuso e la professionalità raggiunta dai nostri ricercatori, oltre che un’importante momento di confronto e di crescita».

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