Bracciali, sfere, display interattivi. Ecco come misurare i consumi energetici in casa

Ca’ Foscari, giovedì 18 giugno alle ore 10.30 all’Auditorium del Campus Scientifico di via Torino il convegno Ecofeedback: la tecnologia che ci rende sostenibile

Una server-sfera che oltre a essere un soprammobile per l’arredamento di casa indica anche il livello di consumo energetico cambiando colore a seconda delle soglie raggiunte; un bracciale collegato a un dispositivo che si illumina quando i consumi domestici sono eccessivi, un maxi display da parete che si accende e informa sui consumi di casa ogni volta che gli si passa davanti: sono questi alcuni dei progetti messi a punto dagli studenti del corso Interazione Uomo-Macchina (laurea triennale in Informatica) dell’Università Ca’ Foscari Venezia sviluppati sull’eco-feedback domestico, che verranno presentati giovedì 18 giugno al Campus Scientifico di Mestre (via Torino 155) nel corso del convegno Ecofeedback: la tecnologia che ci rende sostenibile.

Chi vuole comportarsi in modo sostenibile spesso si scontra con la difficoltà di avere a disposizione sufficienti informazioni per migliorare il proprio stile di vita: l’eco-feedback tenta di rispondere proprio a questa esigenza. Si tratta di una tecnologia nata circa 40 anni fa – ma ancora poco diffusa nella vita di tutti i giorni – che permette all’utente di avere informazioni in tempo reale su consumi e azioni quotidiane, per suggerirgli comportamenti che riducano il suo impatto ambientale. I progetti promuovono comportamenti virtuosi presso le famiglie, utilizzando un linguaggio e degli stimoli accessibili anche ai bambini della scuola primaria

L’incontro sarà aperto dal rettore di Ca’ Foscari Michele Bugliesi.

Durante i lavori Fabio Pranovi, delegato del rettore alla sostenibilità, presenterà la seconda fase del progetto Campus Sostenibili, volta a migliorare la fruizione delle informazioni relative ai consumi delle diverse sedi dell’ateneo, in modo da rendere studenti e personale più consapevoli del proprio impatto e stimolare comportamenti più virtuosi.

In questa prospettiva si inserisce anche il lavoro di restyling del Carbon Footprint Calculator di ateneo, ad opera di Fabio Pittarello e Tommaso Pellegrini, che hanno ripensato l’interfaccia dell’applicazione per calcolare il proprio impatto ambientale in termini di CO2, in un’ottica di maggior usabilità e gamification.

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