Uni Udine: “Campus mosaico”, al via le iscrizioni alla prima scuola estiva di arte musiva

Due settimane di full immersion a Spilimbergo dal 6 al 17 luglio

Apprendere le tecniche del mosaico e scoprire le potenzialità che l’arte musiva può offrire in molti settori, dall’arredo urbano al design. È l’obiettivo della prima edizione di “Campus mosaico”, corso di due settimane – dal 6 al 17 luglio – organizzato dalla Scuola mosaicisti del Friuli e dall’Università di Udine. Alla scuola estiva di mosaico, un unicum a livello nazionale, è già possibile iscriversi. Il corso è aperto a tutti gli interessati e rivolto, in particolare, a studenti e laureati in architettura. Bando e modulo della domanda di iscrizione sono disponibili sul sito internet della Scuola all’indirizzo www.scuolamosaicistifriuli.it. Per informazioni è anche possibile telefonare allo 0427 2077 o scrivere a info@scuolamosaicistifriuli.it. Agli studenti dei corsi di laurea triennale in Scienza dell’architettura e magistrale in Architettura dell’ateneo friulano potranno essere riconosciuti 4 crediti formativi universitari.

Sono previsti lezioni e laboratori per complessive 70 ore di attività, che si terranno nella sede della Scuola mosaicisti a Spilimbergo (Pordenone). Il corpo docente sarà formato da architetti esperti del settore, mosaicisti qualificati, docenti dell’Università di Udine e della Scuola mosaicisti. Oltre ai laboratori di mosaico, sono previste lezioni di mosaico e architettura, storia del mosaico, uso del colore nel mosaico, approfondimenti sulle applicazioni musive nell’architettura e nel design, progettazione musiva, restauro e norme di conservazione Unesco.

Ateneo e Scuola mosaicisti del Friuli, il più importante centro internazionale dell’arte musiva contemporanea, con questo primo corso sperimentale «avviano un’auspicabile offerta didattica di livello internazionale che avvicina arte, design e cultura tecnologica di eccellenza», – spiega il past president decano del corso di studio in architettura dell’ateneo udinese, Mauro Bertagnin. «Soprattutto – sottolinea – se pensiamo che la maggior parte dei terrazzieri che hanno reso grande l’architettura di Venezia provenivamo per la maggior parte dall’area spilimberghese».

Per il direttore della Scuola, Gian Piero Brovedani, «il modello formativo di “Campus mosaico” è fortemente dedicato alle attività di laboratorio, basato sul rapporto diretto con i docenti e sul coinvolgimento di tutti i partecipanti, attraverso la ricerca e la sperimentazione di progetti idonei e la loro conseguente esecuzione musiva».

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