Università di Verona: aperte le iscrizioni al corso “Promotore della mobilità ciclistica”

Al via venerdì 7 marzo la seconda edizione del corso di perfezionamento e aggiornamento “Promotore della mobilità ciclistica”, organizzato dal dipartimento di Scienze neurologiche e del Movimento

L’iniziativa, forte del successo della scorsa edizione, ha lo scopo di diffondere l’uso quotidiano della bicicletta nel contesto urbano. Il corso è rivolto a diplomati e laureati di qualsiasi livello e disciplina, persone che desiderano acquisire una competenza specialistica a tutto tondo e che intravedono nella loro vita la possibilità di lavorare nella promozione della bicicletta con attività legata al cicloturismo, ai servizi per la bici in città, nella pianificazione e progettazione di sistemi e percorsi ciclabili.

Il corso, che si svolgerà tra marzo e giugno, prevede un programma suddiviso in 48 ore di lezioni frontali, distribuite in quattro fine settimana dal venerdì al sabato, intervallate da due weekend pratici in bicicletta in luoghi considerati un valido punto di riferimento per chi si muove sulle due ruote. Durante il percorso formativo il corpo insegnante composto da docenti universitari ed esperti Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta, accompagnerà gli iscritti ad acquisire le competenze necessarie a concepire in modo diverso la mobilità e lo sviluppo dei territori.

Nella prima edizione del corso 21 persone, 9 femmine e 12 maschi, di età compresa tra i 23 ed i 45 anni, hanno studiato in aula e pedalato sui luoghi di eccellenza di città come Mestre e Bolzano, oltre che su luoghi famosi per il cicloturismo come la Valsugana e l’anello dei Colli Euganei per imparare a valorizzare le potenzialità ciclistiche dei territori e delle città. Tra loro progettisti, economisti e laureati in discipline umanistiche, di cui 17 provenienti da città diverse da Verona e 13 fuori dal Veneto. Un’iniziativa di carattere nazionale, dunque, che ha coinvolto persone accomunate dalla passione e il desiderio di promuovere l’uso della bicicletta.

Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro venerdì 7 febbraio. Di recente, inoltre, il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Architetti ha assegnato a questo corso 15 crediti formativi professionali, mentre il Consiglio degli Ingegneri 48.

“Quella del promotore della mobilità ciclistica è una figura multivalente che si interfaccia con i vari settori economici, urbanistici e sportivi – spiega Marco Passigato mobility manager di ateneo e coordinatore didattico del corso – . Abbiamo progettato il corso secondo precise aree tematiche: si va dall’aspetto salutistico e sportivo a quello legato allo studio del territorio per capire com’è fatta la città, senza dimenticare il codice della strada e il marketing turistico”. La comunicazione, infatti, ha un ruolo centrale nel promuovere la mobilità ciclistica.

“Per diffondere l’uso del mezzo in città, per attuare politiche urbane, per pianificare pacchetti cicloturistici o promuovere i territori con la bicicletta non bastano la buona volontà e l’improvvisazione. E’ chiaro che serve del tempo per far prendere coscienza alle persone. Nell’ultima parte del corso si lavorerà, infatti, sulla psicologia, cercando di eliminare la paura nel spostarsi in bicicletta. Senza continue modifiche strutturali come piste ciclabili e zone 30, la gente si sente meno sicura”.Una professione del futuro come confermato dal numero delle biciclette vendute nel 2013 che ha superato quello delle auto. La crisi economica ha certamente influito, ma si tratta sempre di un fatto positivo.

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