I ricercatori fantasma occupano l’Università di Bari

Trentuno ricercatori che hanno vinto un concorso, ma non sono stati assunti, hanno hanno occupato il rettorato dell’Ateneo
Ritorna alla ribalta il problema dei “ricercatori fantasma”. Già qualche mese fa gli studiosi avevano protestato contro l’ingiustizia da loro subita e ora hanno occupato il rettorato dell’Università Aldo Moro di Bari per due ore.
I 31 ricercatori chiedono l’assunzione, che gli spetta di diritto da due anni poiché hanno vinto un concorso pubblico. Edoardo Renna della Cgil si dichiara solidale con la causa dei giovani studiosi: «Per molti dei 31 ricercatori baresi è preclusa ogni attività di ricerca. Chi, ed è la gran parte, non beneficia di alcun tipo di contratto di lavoro precario, infatti, è costretto a guadagnarsi da vivere facendo altro, rischiando di disperdere il patrimonio di conoscenze e di esperienze faticosamente acquisito nel corso degli anni e di vanificare l’ ingente costo sostenuto dalla collettività per la sua formazione specialistica. Tutti, prima di vincere il concorso, hanno conseguito il dottorato di ricerca e sono stati selezionati per l’attribuzione di assegni di ricerca».
Dopo due ore di occupazione i ricercatori hanno avuto udienza dal rettore Corrado Petrocelli che però non ha potuto far granché per risolvere la situazione in quanto spetta al Ministero dare il nulla osta all’Ateneo per procedere con le assunzioni. La palla ora passa a Francesco Profumo che, si spera, non farà attendere ulteriormente la propria decisione.
 

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