Come è cambiato il turismo in Italia negli ultimi 20 anni

In Italia in 4 lustri i soggiorni al di sotto delle 3 notti sono cresciuti di 16 punti percentuali e i viaggi totali per abitanti sono passati da 1 a 1,7. Escursionismo di giornata in crescita

Negli ultimi 20 anni turisti sempre più ‘nomadi’ e giramondo, hi-tech e low cost: gli utenti Web italiani sono 30milioni (metà della popolazione) e di questi l’80 per cento prenota on line la propria vacanza, sceglie destinazioni estere via aereo con voli low cost, ma riduce la durata della vacanza (i viaggi brevi, cioè al di sotto delle 3 notti, sono passati dal 31% del 1990 al 47 per cento del 2010) mentre i viaggi al di sopra delle 4 notti sono cresciuti in 20 anni di appena 2 punti percentuali (dal 45 al 47,5 per cento). Le fasce più basse, infine, si orientano sempre più verso l’escursionismo di giornata, al mare o in montagna, con una forte contrazione della capacità di spesa.
E’ la rivoluzione del turismo in Italia, nel giro di 20 anni, nell’epoca della crisi e delle grandi trasformazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato il modo di viaggiare e di organizzare la vacanza.
NEL 2012 ARRIVI IN SALITA DELL’1,5 PER CENTO
E il 2012 come andrà? Gli arrivi mondiali nel nostro Paese cresceranno del 2,5% in particolare dal Nord Europa (2,2 per cento) e dai paesi emergenti (oltre +5%), Asia in primis, mentre gli italiani in vacanza tendono sempre più a dividersi in due fasce: un segmento medio-alto con una certa capacità di spesa e un segmento medio-basso sempre più dedito ai viaggi brevi o addirittura all’escursionismo in giornata.
Gli ultimi 20 anni sono finiti infatti sotto la lente d’ingrandimento del CISET, il Centro Internazionale di studi sull’economia turistica fondato nel 1991 dall’Università Ca’ Foscari di Venezia con la Regione Veneto e il Touring Club Italiano,  che in occasione del suo anniversario ha presentato oggi i numeri e le tendenze del turismo in Italia in vent’anni e illustrato le previsioni per il 2012-2013. Nella prima parte della mattinata la XII conferenza Banca d’Italia-Ciset ha presentato i numeri della bilancia turistica nel 2011.
Carlo Carraro, rettore dell’Università Ca’ Foscari: «Le grandi trasformazioni tecnologiche degli ultimi vent’anni hanno rivoluzionato l’accesso e la fruizione del turismo, anche in Italia – afferma il rettore – Nonostante la crisi dei mercati internazionali, il turismo resta la risorsa economica più importante del nostro Paese, per questo il compito di chi – come il Ciset – studia le dinamiche turistiche è significativo, serve infatti a capire gli scenari e a indirizzare le strategie degli addetti ai lavori. La sfida del futuro pensiamo stia nell’incentivazione della produzione culturale quale vero motore di turismo, sviluppo e di economia, verso una fruizione di qualità delle nostre città e dei nostri splendidi luoghi».
Mara Manente, direttrice Ciset: «Il ruolo economico del turismo, un settore in grado di produrre oltre il 7% del valore aggiunto nazionale (circa 10 miliardi di euro) e quasi il 14% dell’occupazione totale (3,3 milioni di unià di lavoro)  è oggi un fatto consolidato e riconosciuto da tutti gli stakeholders, un percorso cui il Ciset ha contribuito garantendo rigorosità di analisi e di interpretazione – spiega Manente – Tra le sfide per il futuro cui il Ciset intende partecipare, pensiamo sia centrale una più incisiva considerazione della trasversalità delle politiche per il turismo, sempre più intersecate con le condizioni di competitività – dall’innovazione culturale, alla sostenibilità, all’accessibilità – dell’intero sistema economico».
VENT’ANNI DI TURISMO: COSA E’ CAMBIATO
 FATTORI CHIAVE
–       Dalla fine della guerra fredda all’introduzione dell’euro alla primavera araba: esplosione dell’economia asiatica
–       Innovazione tecnologica
–       Rivoluzione low cost
–       Sostenibilità e responsabilità d’impresa
VETTORI LOW COST
In Italia la quota di mercato (2011) dei vettori low cost (nati agli inizi degli anni Novanta) è già pari al 39 per cento del traffico nazionale totale e al 43 per cento del traffico internazionale. La rivoluzione low cost ha cambiato le abitudini di viaggio dei turisti verso nuove destinazioni e in più periodi dell’anno, rivitalizzato gli aeroporti regionali e costretto le grandi compagnie a rivedere i modelli di business.
BOOM DEL BOOKING ON LINE
Nel 2000 gli utenti Web nel mondo erano 360 milioni, nel 2011 2,11 miliardi.  In Italia gli utenti Web (2011) sono 30 milioni (pari al 49 per cento della popolazione), di questi l’80 per cento prenota on line servizi legati alla vacanza (prevalentemente da siti stranieri). Il peso della quota Italia a livello europeo ammonta al 5 per cento. Gli utenti facebook italiani (giugno 2011) sono 21 milioni, pari al 70 per cento della popolazione totale.
CONSEGUENZE
Lo scenario che si è composto dopo questi cambiamenti, delinea un ampliamento dell’arena competitiva, nuove destinazioni anche nei mercati tradizionali, aumento  del tasso di partecipazione, cambiamento delle abitudini di organizzazione e di viaggio.
DINAMICHE DEL TURISMO IN ITALIA DAL 1990 AL 2010
VIAGGI TOTALI PER ABITANTE:
1990: 1
2010: 1, 7
QUOTA VIAGGI BREVI (1-3 NOTTI) SU TOT. VACANZA
1990: 31 per cento
2010: 47 per cento
PERSONE CHE HANNO FATTO ALMENO UNA VACANZA DI PIU’ DI 4 NOTTI (PER 100PERSONE):
1990: 45 per cento
2010: 47,5 per cento
VIAGGI DI VACANZA DI PIU’ DI 4 NOTTI ALL’ESTERO:
1990: 10 per cento
2010: 25 per cento 
PREVISIONI 2012-2013
SCENARIO ECONOMICO
Rallentamento generalizzato della crescita economica per tutta la prima metà del 2012 a causa dei livelli di disoccupazione, del costo del barile e per l’incertezza su tempi e modalità di superamento delle difficoltà economiche nell’eurozona. Espansione a circa +8% per Cina e intorno a +4% per le altre economie in via di sviluppo, a fronte del perdurare del ciclo recessivo in buona parte dell’eurozona
COME REAGIRA’ L’ECONOMIA ITALIANA
Le perfomance saranno sostenute dal turismo internazionale, la propensione media alla spesa sarà garantita dalle fasce a reddito medio-alto e si espanderà il turismo intercontinentale, con recupero anche del mercato nord-americano ed espansione di quello latino americano. La contrazione dei consumi colpirà la spesa per turismo soprattutto delle fasce medio-basse con aggiustamenti su modalità e organizzazione della vacanza (corto raggio, durata, short break ripetuti anziché vacanza lunga, escursionismo).
VARIAZIONI (PREVISIONI)
 
                                                                   2012                        2013
                                                                 Variazioni                Variazioni
                                                                       %                              %
ARRIVI MONDIALI IN ITALIA                      2,5                           3,0
 
ARRIVI IN ITALIA DAI 21 PAESI                1,5                            2,3            
            Area Mediterranea                       -0,6                           0,5
            Europa Centrale                           1,1                            1,8
            Nord Europa                                 2,2                            1,1
            Extra Europa                                 3,3                           3,9

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