Digital Medicine per la crescita del Pharma

Digital Medicine per la crescita del Pharma

La Digital Medicine è un settore strategico per la competitività del Paese. A questo proposito, LUISS Business School ha condotto lo studio “Traiettorie evolutive e competenze per le imprese farmaceutiche” per Gi Group

Contenuti di qualità per pazienti sempre più informati, relazioni differenziate per interlocutori in aumento sia per l’accesso al mercato che nella filiera di cura, crescente importanza del paziente-contribuente in un contesto di riduzione generalizzata della spesa e della rimborsabilità, genericizzazione dei farmaci, diffusione delle patologie croniche, difficoltà a sostenere la domanda di assistenza sanitaria e, quindi, attenzione alla sostenibilità economica delle cure.

Nonostante questo scenario in atto da tempo reso oggi più complesso dall’affacciarsi di competitor ICT, l’Italia è il secondo produttore farmaceutico europeo con 30 miliardi di euro di produzione e 2,7 miliardi di euro di investimenti, dei quali 1,5 in R&S.

Muovendo da questo quadro di sintesi Gi Group, la prima multinazionale italiana per il lavoro ha voluto fornire un contributo di approfondimento sui fabbisogni professionali in evoluzione utile per l’ulteriore crescita del settore con la ricerca qualitativa “Traiettorie evolutive e competenze per le imprese farmaceutiche” condotta da LUISS Business School.

“I player di settore vivono una forte tensione trasformativa, da un lato cercando di rispondere ai molteplici portatori di interesse garantendo qualità di informazione medica e dall’altro cercando strade per tramutare, grazie ai device, in diagnostica preventiva e sviluppo mirato migliaia di informazioni disponibili. Questa tensione sta intensificando la loro attenzione sulle aree relative al Multiple Stakeholders Management, Access & Account Management, Open Innovation, Partnership Management e sul Disease Management – commenta il Prof. Paolo Boccardelli Direttore LUISS Business School –. Dalle interviste effettuate, emerge quanto sia strategico, per accelerare il time to market, puntare su Open Innovation e Digital Transformation. È proprio su queste due aree, unitamente ai temi di Economia Sanitaria e Responsabilità Sociale di Impresa, che si manifesta il maggior impatto in termini di necessità di nuove competenze”.

Essendo, inoltre, cresciute nell’ultimo decennio del 95% le partnership in R&S e con l’84% delle farmaceutiche partner di imprese ICT entro il 2020, esperienza pregressa e mindset sono gli elementi cui le aziende stanno guardando con attenzione per il cambiamento professionale in atto e rispetto ai quali hanno finora mixato l’evoluzione interna con la ricerca sul mercato di nuove figure.

“Come in pochi altri ambiti, in quello farmaceutico l’innovazione è un fattore intrinseco e le sfide sono soprattutto di tipo organizzativo. – commenta Simonetta Cavasin Amministratore delegato di OD&M Consulting (società di Gi Group) – In questo contesto servirebbe una regia che permettesse una convergenza e un’integrazione non solo tecnologiche, ma di discipline scientifiche differenti e competenze da mondi diversi. Facendo un focus più verticale, per la Direzione Medica servono figure professionali che abbiano capacità non solo scientifiche e manageriali, ma che siano anche esperte di Health Economics e Real Evidence Medicine da trasformare in elementi predittivi di cura o di relazione per il Patient Access Manager. Ecco perché, pur essendo il settore già molto avanti nell’evoluzione e in grado di offrire diverse opportunità, può essere utile disporre di strumenti di lettura dinamica dell’organizzazione e che aiutino le Direzioni HR sia a guardare ad altri mondi, sia a giocare in anticipo nelle scelte da effettuare sulla people strategy, non solo sui ruoli nuovi o in crescita in termini di sviluppo o assunzione, ma predisponendo altresì azioni appropriate e utili su quelli stabili o in trasformazione”.

Di seguito alcuni esempi tratti dalla mappa dei ruoli di settore identificata tramite il modello proprietario di gestione dei ruoli e delle persone Gi Group Star Matrix nel corso del 2017 cui lo studio LUISS ha fornito elementi di conferma e integrazione utili sui trend in atto:

• Ruoli nuovi/in crescita: Patient Access Manager, HTOR Health Technology and Outcome Research, Medical R&D, Public Affairs Manager, Patient Advocacy, Technology Transfer, Medical Doctor, Medical Technology, Data Protection Manager, Digital (Marketing, Supply, Sales, Customer), Social Media Manager, Business Development Manager and M&A, Key Account Manager Farmacia, Medical Science Liaison.

• Ruoli stabili: ISF (Informatori Scientifici del Farmaco) linee specialistiche, Addetti Staff/Finance/HR, Addetti Regulatory, Addetti Qualità, Addetti Supply Chain (Tradizionale), Addetti Marketing, Account Manager.

• Ruoli in trasformazione: ISF Tradizionali, Funzioni IT (Tradizionali di Sistemi e Reti)

Frutto della sinergia tra le competenze multidisciplinari delle società del Gruppo, alla base del modello Gi Group Star Matrix c’è il tema della segmentazione, utile per impostare una gestione del personale sostenibile rispetto all’evoluzione di business grazie alla suddivisione dei ruoli e delle persone in classi omogenee.

Gi Group Star Matrix è stato declinato in una mappa, che utilizza la metafora della volta celeste per definire 6 gruppi omogenei di ruoli rappresentativi delle principali casistiche in azienda, ciascuno metaforicamente rappresentato da un tipo di stella.

In una seconda fase, la segmentazione dei ruoli viene incrociata con la segmentazione delle persone che li occupano, permettendo di identificare suggerimenti e linee guida utili alle Direzioni HR per la progettazione dei modelli di gestione, sviluppo di carriera e placement in termini di aree chiave di intervento organizzativo, finalità di gestione, priorità di intervento, percorsi di crescita e di employability.

Lo studio qualitativo “Traiettorie evolutive e competenze per le imprese farmaceutiche. Dinamiche di settore, scelte strategiche e fabbisogni professionali” condotto da LUISS Business School (autori Federica Brunetta, Luca Magni, Emanuele Mangiacotti) è frutto di un’attività di ricerca che ha combinato un dinner seminar per l’avvio di progetto e interviste a TOP manager di 10 realtà di settore con questionario di follow-up di raccolta dati; le aziende coinvolte sono rappresentative del comparto per eterogeneità del portafoglio prodotti, dimensione, nazionalità.

 

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