Intervista a Cesare Cremonini: “Possibili scenari” e tour negli stadi
Foto: Giovanni Gastel

Intervista a Cesare Cremonini: “Possibili scenari” e tour negli stadi

Cesare Cremonini è tornato con un nuovo disco di inediti, in uscita domani, 24 novembre: si intitola “Possibili scenari”, e racconta di una nuova tappa musicale, professionale e umana. In attesa del tour, per la prima volta negli stadi

Cesare Cremonini è elettrizzato, coccola il vinile di “Possibili scenari”. E’ il suo nuovo album che arriva nei negozi domani, 24 novembre.

E’ un disco coraggioso, che già dal singolo “Poetica” faceva capire di non volere seguire le regole del ‘perfetto brano da radio’. “Possibili scenari” è anche un album maturo, che Cesare Cremonini ha presentato ieri raccontandolo così.

Sappiamo che ci sono voluti due anni di lavoro intenso per realizzarlo.
Il mio ultimo tour è stato faticoso, avevo l’idea di riposarmi. Sono tornato da una vacanza con la mia ragazza e mi è capitato di vedere un film su Brian Wilson e i Beach Boys. Mi è presa la voglia di fare subito un disco, solo che dallo studio di registrazione non sono uscito più per due anni… quindi la mia ragazza mi ha lasciato!

Con che spirito hai lavorato?
Avevo voglia di essere molto sincero e onesto rispetto a quello che per me è la musica. L’idea è sempre quella di migliorarmi. In questo periodo c’è stata una crescita umana e professionale. Ho avuto fiducia totale da parte della mia etichetta, Universal; non ci siamo quasi mai sentiti per tutti questi mesi. Di questa fiducia ho fatto uno scudo per scrivere quello che sentivo giusto per me. La stessa fiducia l’ho trovata da parte del pubblico che ha accolto bene un singolo atipico, che va contro le regole correnti, come “Poetica”. Significa che si possono ancora fare canzoni che vivono di scrittura e melodia, e che durano quasi 5 minuti – però questo l’ho scoperto solo lanciandomi da un trampolino molto alto come appunto è quello di “Poetica”.

Foto: Giovanni Gastel

Due anni di lavoro sono tanti: hai qualche canzone già pronta che non hai inserito in questo disco?
Sì, alla fine non ho pubblicato una decina di canzoni che lasciavano perplesso me o il mio produttore, Walter Mameli. Quando parlo della mia musica dico sempre ‘noi’, perché a farla siamo in tanti, una famiglia, una serie di cuori. Io voglio che siano tutti contenti delle scelte fatte, quello che non c’è nel disco non convinceva tutti.

A giugno ti aspetta un tour negli stadi.
E’ il mio sogno, da quando ho visto le immagini di Freddie Mercury a Wembley. Amo il calcio e amo la musica, figuratevi come mi sto avvicinando a questi appuntamenti. Non ho ancora pensato a una scaletta, ma non voglio che sia un momento autocelebrativo: voglio entrare negli stadi da musicista e performer e godermela, perché sono quasi 20 anni che corro. Le prevendite dei biglietti stanno andando bene e la cosa mi ha piacevolmente colpito, vuol dire che quello che ho fatto in tutto questo tempo al pubblico è arrivato.

Queste sono le date del tour Stadi 2018:

15/6 Lignano, Stadio Teghil

20/6 Milano, Stadio San Siro

23/6 Roma, Stadio Olimpico

26/6 Bologna, Stadio Dall’Ara

 

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