Virus killer, scoperta la molecola da disattivare per renderli innocui

I ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Università del Maryland e l’Inserm di Lione, hanno dimostrato che bloccando l’attivazione del recettore TLR4 si riesce a contrastare molto efficacemente l’effetto letale dei virus, lasciando all’organismo il tempo di reagire e sconfiggere l’infezione

Studiando i meccanismi molecolari con cui alcuni virus influenzali (H5N1) ma anche altri virus tristemente noti (Ebola) inducono letalità in uomini ed animali, i ricercatori del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Università del Maryland e l’INSERM di Lione, hanno dimostrato su modelli animali che bloccando l’attivazione del recettore TLR4 (Toll-like receptor 4) si riesce a contrastare molto efficacemente l’effetto letale dei virus, lasciando all’organismo il tempo di reagire e sconfiggere l’infezione.

Lo studio “TLR4 antagonist FP7 inhibits LPS-induced cytokine production and glycolytic reprogramming in dendritic cells, and protects mice from lethal influenza infection” (coordinato da Francesco Peri del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Institut National de la santé e de la recherche médicale e l’University of Maryland, DOI: 10.1038/srep40791) è stato pubblicato su Nature Scientific Report.

I ricercatori hanno realizzato una molecola sintetica, chiamata FP7, che funziona da antagonista del recettore TLR4, testandone l’effetto in vitro su cellule umane e in vivo sul modello animale durante un’infezione.

Le molecole antivirus sviluppate dall’Università di Milano-Bicocca sono fatte per sintesi chimica e assomigliano alle molecole naturali presenti sulla parete esterna dei batteri (lipopolisaccaridi e lipide A) e sono prototipi interessanti di nuovi farmaci. Inoltre, il gruppo di ricerca del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze ha già realizzato alcune varianti di queste molecole ancora più efficaci nell’inibire il TRL4.

«Questo studio – dice Francesco Peri, docente di Chimica Organica – rappresenta un’importante conferma sperimentale dell’osservazione già fatta da Stefanie Vogel dell’Università del Maryland, che molecole capaci di bloccare il recettore umano TLR4 riescono anche a bloccare la letalità da virus che è associata per l’appunto all’attivazione dei recettori umani TLR4. I virus influenzali infatti infiammano e danneggiano il tessuto polmonare inducendo il rilascio di sostanze che attivano i recettori TLR4 in modo anomalo, causando una sindrome letale. Se si blocca questo processo inibendo specificamente l’attivazione dei TLR4, si dà tempo all’organismo di reagire al virus con la risposta immunitaria che normalmente riesce a debellare l’infezione senza gravi conseguenze. Sulla base dei risultanti molto promettenti pubblicati su Nature Scientific Reports, stiamo progettando di completare la caratterizzazione pre-clinica delle molecole pubblicate e di brevettare nuove molecole con la stessa attività farmacologica. Lo sviluppo di candidati farmaci verrà fatto in collaborazione con i gruppi francesi ed americani presenti come autori della pubblicazione, ed anche insieme ad alcune industrie biotech italiane ed europee».

La ricerca, finanziata dal progetto Europeo TOLLerant (focalizzato sullo studio del TLR4), rientra nell’ambito dei progetti Horizon2020 ed è uno dei progetti Marie Curie.

Il network del progetto è composto da 8 gruppi accademici europei e 2 industrie. Per la ricerca sono stati reclutati 13 dottorandi (PhD) nel consorzio TOLLerant.

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