JA StartUp Program

University StartUp Competition, premiate le idee imprenditoriali nate nelle università italiane

Hanno meno di 24 anni e alcuni hanno già fondato una srl: 50 studenti universitari finalisti del contest di Junior Achievement hanno presentato oggi le loro idee d’impresa a una giuria e a un pubblico formato da istituzioni, professionisti d’impresa e finanziatori

Oggi a Milano presso l’Auditorium di Assolombarda si è tenuta la tappa finale nazionale di “JA StartUp Program”, il programma che accompagna i giovani studenti universitari di tutta Europa a individuare un’opportunità di business, a pianificare le risorse e a passare dall’idea all’azione.

Ed è BTeam fondata dagli studenti dell’Università di Roma Tor Vergata la Migliore StartUp JA italiana che ci rappresenterà alla competizione europea in programma a Bucarest i prossimi 6/8 luglio, a cui parteciperanno gli altri team finalisti dei 20 Paesi che hanno adottato l’iniziativa.

BTeam ha sviluppato un processo – efficiente, economico e ambientalmente sostenibile – per la sintetizzazione del bromotimolo (BT), una materiale già presente in natura e che rappresenta un antibatterico molto efficace, più del comune timolo, utilizzato come antisettico in molti prodotti per l’igiene, come i collutori. L’uso industriale del bromotimolo è stato finora proibitivo a causa dei costi elevati, dovuti alla complessità del processo di lavorazione e/o di estrazione.

Al secondo e terzo posto si sono classificate rispettivamente EasyLife dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria con un braccialetto wearable che, attraverso un algoritmo evoluto basato su dati biometrici, segnala con anticipo le crisi epilettiche e Bee Italians, un progetto basato sullo snellimento della produzione del miele di qualità per il ripopolamento delle api, dell’Università di Roma Tor Vergata.

BTeam (startup vincitrice) è stata selezionata tra le idee sviluppate da oltre 350 studenti di 14 università all’interno di “JA StartUp Program”, iniziativa per educare la propensione all’imprenditorialità.

Progettare una startup è una metodologia didattica che, applicata in contesti formativi, aiuta chi intende diventare imprenditore a validare e accelerare lo sviluppo della propria idea, contribuendo inoltre ad abbassare l’età media di chi fonda un’impresa che – secondo dati European Startup Monitor – in Europa è ancora piuttosto elevata (i fondatori hanno in media 34,6 anni, ma gli over 40 sono ancora molti di più degli under 24).

Il recente rapporto “EntreComp: The Entrepreneurship Competence Framework” della Commissione Europea ribadisce la centralità della competenza imprenditoriale per disegnare la propria carriera, per avviare iniziative imprenditoriali capaci di generare valore, per essere protagonisti positivi del proprio futuro. L’imprenditorialità, in quanto competenza, non è quindi una dote innata, ma può essere appresa e “allenata”.

“L’educazione imprenditoriale, già perseguita da oltre 10 anni da JA nelle fasce più giovani della popolazione studentesca, rimane una strategia educativa cruciale, non solo per porre freno alla disoccupazione giovanile ancora molto alta, ma anche per agevolare lo sviluppo di una nuova classe di professionisti capaci di concretizzare efficacemente concetti quali innovazione, competitività, internazionalizzazione – dichiara Eliana Baruffi, Presidente di Junior Achievement Italia. “Per questo motivo siamo promotori dell’Entrepreneurship Education hub (EE-hub) italiano, tavolo tematico nell’ambito del più ampio Pact4Youth per diffondere modelli e partenariati di qualità tra imprese e mondo dell’istruzione.”

“Il supporto di ManpowerGroup a Junior Achievement e a questa iniziativa è coerente con la nostra visione di futuro – ha affermato Stefano Scabbio, Presidente di ManpowerGroup per l’Europa Centro-Orientale. “University StartUp Program è un esempio concreto di come i giovani possano essere accompagnati da Istituzioni e da Operatori di settore, nel percorso di crescita, attraverso l’allenamento di quelle competenze trasversali che saranno determinanti nell’affrontare il mondo lavorativo futuro. Creatività, innovazione e spirito autoimprenditoriale sono tra le competenze chiave, che un Talento oggi deve possedere e questo programma a mio avviso rappresenta una bella occasione per i partecipanti di mettersi alla prova con attività che sviluppano operativamente queste competenze.”

“I leader di domani hanno bisogno del nostro supporto oggi. In quest’ottica, Hyundai vuole offrire il miglior sostegno ai giovani che dimostrano talento e passione”, ha commentato Andrea Crespi, Managing Director di Hyundai Motor Company Italy. L’azienda, partner di JA StartUp Program e membro della giuria italiana, ha deciso di sostenere il team vincitore con un significativo contributo economico, a cui si affiancherà un percorso di consulenza personalizzato volto ad accelerare lo sviluppo della start-up. “Il team vincitore si è distinto per il suo approccio originale. Anche se non direttamente legato all’automotive, questi studenti hanno dimostrato che l’approccio Hyundai “New Thinking. New Possibilities” legato all’innovazione può essere facilmente applicato ad ogni iniziativa di spirito imprenditoriale”.

Potrebbe interessarti

Guarda anche

Dalla chimica un aiuto per proteggere il patrimonio di abiti e tessuti che hanno fatto la storia della moda e del design

Dalla chimica un aiuto per proteggere il patrimonio di abiti e tessuti che hanno fatto la storia della moda e del design

La ricerca dell’Università di Pisa sull’Archivio della fashion designer Nanni Strada

Lascia un commento

Oppure