Davanti al poster di GeTFuTuRe, da sinistra: Paolo Baroni (Catarsi srl), Bernardo Monelli (UNIPI), Giuseppe Pagnano (Project Officer coordinator Clean Sky), Ida Bartilotta (AM Testing) , Enrico Casale (Avio Aero), Marco Beghini (UNIPI) e Jean Francois Brouchaert (Project Officer Clean Sky)

Bruxelles: premiato il progetto GeTFuTuRe coordinato dall’Università di Pisa

Il riconoscimento conferito durante l’annuale Clean Sky Forum, l’evento europeo che fa il punto sulla ricerca tecnologica in aeronautica

Il progetto GeTFuTuRe coordinato dall’Università di Pisa è stato premiato nell’ambito del Clean Sky Forum che si è svolto ad aprile a Bruxelles e che ogni anno ha il compito di fare il punto sulla ricerca tecnologica nel settore aeronautico in Europa. GeTFuTuRe è arrivato secondo su 450 progetti e il professore Marco Beghini dell’Ateneo pisano ha così potuto illustrare in una delle sessioni plenarie i risultati raggiunti dal lancio nel 2013 all’attuale fase di completamento.

Cofinanziato dalla Comunità Europea con circa 2,2 milioni di euro e sviluppato da un consorzio composto dall’Università di Pisa, dalla spin off AM Testing di Pisa e dalla azienda Catarsi Costruzioni Meccaniche di Fornacette, GeTFuTuRe ha l’obiettivo di validare le prestazioni di un sofisticato sistema di ingranaggi realizzato da Avio Aero, azienda leader a livello mondiale nelle trasmissioni aeronautiche che nel progetto ha svolto il ruolo di “Topic Manager”.

Oltre che per la qualità dei risultati ottenuti, la giuria internazionale di Clean Sky ha attribuito il premio anche in base ad alcune caratteristiche del progetto considerate strategiche: la stretta collaborazione tra enti di ricerca, grandi aziende e PMI, il coinvolgimento nelle attività degli enti territoriali, la capacità di sviluppare studi di tipo industriale con vantaggi economici diretti sull’industria europea e, non ultima, la creazione di posti di lavoro per personale con elevata qualificazione.

“Il progetto GeTFuTuRe è stato sviluppato in stretta collaborazione con Avio Aero grazie a competenze e risorse tecnico-scientifiche prevalentemente presenti sul territorio pisano e collegate all’Università di Pisa – ha spiegato Marco Beghinia partire dal fondamentale coinvolgimento della Regione Toscana e del Parco di San Rossore che ha autorizzato la realizzazione del laboratorio al cui interno è stato installato il banco per testare i componenti realizzati da Avio per i futuri motori aeronautici con ridotto impatto ambientale”.

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