Lorenzo Fragola: il vincitore di X Factor debutta con “1995”

«Il primo autografo sul mio cd? Emozionante e strano»

È da oggi in vendita “1995”, il disco di debutto di Lorenzo Fragola e suo anno di nascita. Un album con 13 brani, qualcosa che arriva da X Factor (“The reason why”), qualcosa da Sanremo (“Siamo uguali”), tutto il resto da scoprire.

La vittoria a X Factor, la partecipazione al Festival di Sanremo e adesso la pubblicazione di 1995, tutto nell’arco di una manciata di mesi. Sono successe tante cose nella tua vita…

Tante cose riassunte in un unico concetto: tutta esperienza. X Factor è stata un’occasione di formazione eccellente, passata in fretta. Sanremo è stato ancora più veloce e forse ancora più formativo. Non hai il tempo di ragionare quando sei lì, è tutta un’emozione dal mattino alla sera. È una grande scuola: tutti si mettono davanti alla tv per giudicare, perciò non hai alternative, sul palco devi essere pronto.

Il ricordo più bello qual è?

La parte più bella è stata fare il disco, quando finalmente viene fuori una canzone sei soddisfatto. Appena succede non mi fermerei più tanta è la soddisfazione, ma un disco con 80 tracce solo Jovanotti lo può fare (ride, nda).

Di cosa ti sei occupato nella lavorazione dell’album?

Produzione, scrittura e riscrittura, arrangiamenti… spero di affrontare ancora tante volte questa che è una sfida con sé stessi.

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Ascoltando il disco dimostri uguale credibilità sia quando canti in italiano sia quando lo fai in inglese.

Ho scelto di inserire brani in entrambe le lingue perché mi piace scrivere sia in italiano sia in inglese, e poi ascolto canzoni italiane e inglesi. Scegliere una sola lingua avrebbe significato privarmi di qualcosa che fa parte di me.

Perché hai inserito “Dangerous” nel disco?

È una cover di un brano di David Guetta, che aveva senso solo se fosse diventata un’altra canzone, e quindi non una cover. Ecco perché c’è ed è così.

Capitolo collaborazioni: nel disco ce ne sono tante, a partire dal tuo mentore a X Factor, Fedez.

Che non smetterò mai di ringraziare per tutto quello che sta facendo per me. Ho scambiato pareri con Nek durante il Festival di Sanremo riguardo la canzone che stava scrivendo: lui mi ha lasciato libero, mi ha detto che l’importante era che la sentissi mia. Il risultato gli è piaciuto. A/J dei Saint Motel l’ho conosciuto a cena a Sanremo, ci siamo scambiati complimenti e numeri di telefono. Ci siamo poi visti e lui mi ha proposto di fare qualcosa insieme. Tom Odell, al contrario, non l’ho mai incontrato ma lo ringrazierò a vita per avermi dato una sua canzone.

Ieri hai autografato per la prima volta il tuo cd.

Grande emozione, anche perché il cd lo avevo preso in mano solo due giorni prima. E’ stato un trauma questo autografo, ho pensato “e adesso dove firmo, che non ho lasciato nemmeno uno spazio vuoto nel libretto?”. E’ stato strano, ma bellissimo. Non mi aspettavo tante persone alle presentazioni instore dell’album.

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