San Raffaele: ritornano i seguaci di Don Verzè, è polemica

L’amministrazione dell’università rimane ancora troppo legata al defunto Don Verzè, responsabile del crack dell’ateneo, e i docenti si ribellano
Il Cda dell’Università San Raffaele ha nominato oggi presidente Raffaella Voltolini, una delle sigille, il gruppo di fedelissimi del fondatore don Verzè, e la polemica scatta in automatico. La Volontini rileva Antonio Scala, che è diventato rettore dell’ateneo.
Giuseppe Rotelli aveva rilevato l’ateneo, salvandolo dal crack finanziario, ma la gestione accademica continua a essere appannaggio dell’Associazione Monte Tabor, fondata dall’ex rettore ormai defunto.
Nel frattempo è stato nominato nel consiglio dell’Università, al posto del dimissionario Emanuele Rimini, Luigi Menegatti, ex consigliere di amministrazione in Vds Holding, società di cui era direttore generale il braccio destro di don Verzè, Mario Cal, morto suicida nel luglio dello scorso anno. La cosa non è piaciuta al corpo docente che ha scritto una nota ai propri amministratori per sottolineare la loro avversione a queste nomine. 
Sembra quindi che al San Raffaele non ci sia stato nessun cambio di rotta, visto che le persone coinvolte nei posti decisionali sono ancora vicine alla passata amministrazione. Nella nota si legge: “la facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Università’ Vita-Salute San Raffaele, riunitasi in data odierna, si dissocia sia nel metodo che nel merito dalle nomine relative al presidente del Cda e al Rettore e dalle altre decisioni prese oggi nel corso della riunione del Cda dell’Università'”. Di conseguenza “chiede alle proprie cariche elettive (preside e presidenti di corsi di laurea) di dimettersi dai relativi ruoli istituzionali”.

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